Fuga dalla lingua (del nostro Vecchio Lettore)

Eccezionalmente, un breve intervento del nostro Vecchio Lettore.

 

Fuga dalla lingua

Il Vecchio Lettore

 Ci capita tra le mani un librettino (27 pagine). Un librettino di poesia. Forse. Oggi non si capisce più bene che cosa si può chiamare poesia, che cosa pittura, che cosa musica ecc. Ma è giusto, visto che stiamo transitando per una lunghissima transizione epocale da cui nascerà l’arte. Un’altra. Diversa e oggi imprevedibile. Ma non è di questo che vogliamo parlare. Vogliamo parlare di una di queste “poesie”. Il libretto si chiama Manhattan Experiment, sottotitolo 1997 Fuga da New York (edito da La Camera Verde). Si ispira infatti al famoso film di Carpenter ed è abitato dai suoi personaggi.… [ Va' avanti ]

John Barth: ci piacerebbe molto, ma…

Su Doppiozero, un interessante scambio di vedute nei commenti a proposito di John Barth, uno dei padri della letteratura postmoderna, di cui è appena uscita una selezione di saggi per minimum fax (L’algebra e il fuoco, traduzione di Damiano Abeni, cura di Martina Testa). Da un lato, Federico Francucci, nelle vesti di appassionato lettore, che reclama più Barth per tutti, nella saggistica ma anche nella narrativa. Dall’altra parte, il realismo di Martina Testa, nelle vesti di direttore editoriale: ” (…) anche solo pubblicare questa piccola scelta di saggi è stata un’operazione commercialmente rischiosissima, anzi no, voglio dirla tutta: commercialmente fallimentare”. Non si può tradurre tutto, purtroppo…

Alla domanda “Perché leggere John Barth?”… [ Va' avanti ]

Commento al convegno sulle lingue di “minore diffusione” (Padova, 16-17/1/14)

Ringraziamo Marco Prandoni per questo commento.

Editoria e traduzione: focus sulle lingue di “minore diffusione” (Padova, 16-17 gennaio 2014)

di Marco Prandoni

Il titolo un po’ neutro e la formula politically correct escogitata per quelle lingue e culture oggi di modesta diffusione su scala europea e tanto più globale, ma in passato a volte con rilievo ben maggiore – l’ungherese nella Mitteleuropa asburgica, ovviamente il greco –, non faceva sospettare la passione che celava e l’entusiasmo che avrebbe suscitato, con un folto e variegato pubblico assiepato in un’aula di Palazzo Maldura a Padova.

La formula delle organizzatrici Cinzia Franchi (ricercatrice di lingua e letteratura ungherese all’Università di Padova) e Alexandra Foresto (docente di lingua ungherese all’Università di Udine e traduttrice) prevedeva infatti un tavolo plurale a cui sedessero professionisti ed esperti della traduzione, in tutte le sue sfaccettature – dagli aspetti teorici al momento pratico.[ Va' avanti ]

Claudio Magris e i suoi traduttori

Segnaliamo il bel libro di Barbara Ivančić, L’autore e i suoi traduttori – L’esempio di Claudio Magris (Bononia University Press, 2013). A volte tra autori e traduttori ha luogo uno scambio intenso che può incidere sulla traduzione. Claudio Magris è solito spedire indicazioni dettagliate, a volte dettagliatissime ai traduttori per ogni suo libro, segnalando citazioni nascoste, richiamando attenzione su ritmo, interpunzione, toponimi e altri aspetti. Barbara Ivančić propone un’analisi circostanziata del lavoro compiuto da Magris con i suoi traduttori, offrendo esempi tratti in particolare dalle traduzioni in inglese, in tedesco e in croato.… [ Va' avanti ]

Il lancio del traduttore. Giovanni Arduino su Stephen King

Sperling e Kupfer ha pensato bene di affidare a Giovanni Arduino, il traduttore di Doctor Sleep di Stephen King, un breve lancio pubblicitario. Un buon modo per parlare (anche) di traduzione. Come ci si prepara per lavorare sul séguito del celeberrimo Shining? Dice Arduino: ” (…) rileggendo Shining, rivedendo il film di Kubrick, una discutibile miniserie televisiva e un assurdo ma affascinante documentario sull’argomento, rileggendo le interviste a King in tema, partecipando a incontri aperti dell’Alcolisti Anonimi…”.… [ Va' avanti ]