Categoria: In libreria

Nuova traduzione del Chisciotte… e i suoi predecessori

Nel numero del 17/2/13 di Alias, benemerito supplemento de “il manifesto”, Mario Mancini rende conto della nuova edizione con testo a fronte di Don Chisciotte della Mancia (a cura di Francisco Rico, traduzione di Angelo Valastro Canale, Bompiani). I filologi si soffermeranno sulle rilevanti novità introdotte nel testo da Rico, dopo un’attenta collazione delle diverse edizioni. Noi, invece, rilanciamo il confronto con due storiche traduzioni del capolavoro di Cervantes, quella di Alfredo Giannini (1924-1927, ripresa nella Bur) e quella di Vittorio Bodini (1957, Einaudi). Il passo si trova a metà del secondo capitolo.

Giannini: “Non fuggano le signorie vostre né temano nessun affronto, avvegnacché dell’ordine cavalleresco che io professo non è proprio di farne ad alcuno, tanto meno a così nobili damigelle come gli aspetti vostri danno a divedere.”… [ Va' avanti ]

Storia delle traduzioni in lingua francese – XIX secolo (seconda parte)

Come promesso, riportiamo qui alcune scoperte (o riscoperte) citate da Jean-Yves Masson in varie interviste. Nell’Ottocento, finalmente, per le traduzioni in francese di Shakespeare si riparte dal testo originale (!), e anche l’altro geniaccio dell’epoca, Cervantes, torna a circolare con il suo Chisciotte in ben dodici versioni diverse nell’arco del secolo.

Chi ha coniato il verso libero in francese? Un traduttore, Léon de Wailly, che nel 1843 presenta una traduzione del poeta Robert Burns senza rima e senza metro, come potremmo fare oggi. Tutto questo con molti anni di anticipo sulle traduzioni di Walt Whitman, che diffonderanno l’uso del verso libero.

Infine, due parole fondamentali entrano in francese grazie al lavoro dei traduttori.… [ Va' avanti ]

Storia delle traduzioni in lingua francese – XIX secolo (prima parte)

Segnaliamo l’impresa a dir poco titanica intrapresa da Yves Chevrel e Jean-Yves Masson, entrambi professori di letteratura comparata alla Sorbonne. Histoire des traductions en langue française, XIX siècle (1815-1914), pubblicato nel 2012 da Verdier, è il primo in ordine di apparizione di una serie di quattro volumi che abbracciano la storia della traduzione in francese dal Quattrocento ai giorni nostri. Gli autori non indagano solo l’ambito della traduzione letteraria, ma includono anche le scienze, il diritto, la religione, la filosofia. Un campo vastissimo, che non si esaurisce nemmeno nelle 1376 pagine (!) di cui si compone questo tomo.

Nel prossimo post, menzioneremo alcuni dati sorprendenti che emergono dall’ampiezza del lavoro di Chevrel e Masson.… [ Va' avanti ]

“Imagine” di John Lennon… in lumbard

Sul Sole 24 Ore del 6/1/2013 Lorenzo Tomasin recensisce un curioso volumetto, dal titolo E che il mondo sia una cosa sola. I dialetti danno voce a John Lennon (Ibis editore, Como-Pavia, 2012). Si tratta di una raccolta di traduzioni in vari dialetti di Imagine di John Lennon. In occasione dell’anniversario del celebre brano, alcuni poeti e scrittori dialettali ne hanno proposto diverse versioni secondo le varie regioni di provenienza. Ne è nato così un piacevole viaggio in cui le parlate popolari italiane fanno rivivere il messaggio di Lennon, in un certo senso rilanciandolo da una parte all’altra del paese, e riproponendone gli ideali di pace e di amicizia.

 … [ Va' avanti ]

Intervista a Maurizia Balmelli

Sull’interessante sito Scrivendo Volo, Laura Costantini ha intervistato Maurizia Balmelli, traduttrice che non ha quasi bisogno di presentazioni ma che qui presenta se stessa e il suo lavoro su due lingue, l’inglese e il francese.

[ Va' avanti ]

In altre parole. Quaderno di drammaturgia internazionale (Roma, 29/1)

Martedì 29 gennaio alle ore 17.30, alla Casa delle traduzioni (via degli Avignonesi 32, Roma), si terrà la presentazione del libro In Altre Parole. Quaderno di drammaturgia internazionale, a cura di Pino Tierno (ed. Editoria & Spettacolo). Oltre al curatore, intervengono Valentina Valentini e Francesco Randazzo.

La rassegna di drammaturgia contemporanea In Altre Parole Oltre ai consueti dibattiti con i drammaturghi, agli incontri sul teatro e sulla traduzione per la scena, quest’anno si aggiunge un Quaderno di Drammaturgia, denso di articoli a firma di artisti e studiosi di tutto il mondo, che illustrano profili e  tendenze della scena dei vari Paesi coinvolti nella rassegna. Il Quaderno vuole essere uno strumento in più nelle mani di chi crede o spera nella necessità irrinunciabile della parola e del teatro, nella spinta positiva della curiosità.… [ Va' avanti ]

Intervista a Matteo Colombo

Sul Vanity Blog, il blog dei giornalisti di Vanity Fair, Raffaella Venarucci ha intervistato Matteo Colombo, traduttore di molti autori americani contemporanei, da David Foster Wallace a Jennifer Egan. Siamo contenti di leggere interviste molto divulgative, che raccontino al grande pubblico in cosa consiste concretamente il lavoro di un traduttore.

[ Va' avanti ]

Sulla traduzione, di Aldo Busi

Siamo lieti di dare spazio a un intervento inedito di Aldo Busi, che ha per argomento il lavoro del traduttore. Il testo è dedicato, per espressa volontà di Busi, a Glauco Felici, traduttore e ispanista scomparso da pochi mesi.

Omaggio a Glauco Felici (1946-19 settembre 2012), traduttore

2) Nota (non completata) in appendice alla traduzione (inedita, interrotta al sonetto 103) dei Sonetti di William Shakespeare

Soprassediamo al luogo comune che tradurre è tradire, e passiamo direttamente alla domanda una e trina: nel tradurre, quanto è determinante il guadagno che si ha rispetto alla perdita che si patisce? e quanto conta il passato dell’originale rispetto al presente della traduzione che se ne fa?… [ Va' avanti ]

Il Papa e l’infallibilità dei traduttori

Un felice 2013 ai nostri lettori. Come primo post dell’anno, una notizia di conforto. Anche i traduttori del Papa non sono infallibili… Il vaticanista Sandro Magister segnala una svista nella versione italiana di L’infanzia di Gesù di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI. A pag. 136 si dice che “dal tronco morto di Isaia” lo Spirito si sarebbe posato su Gesù, nuovo virgulto. Ci si riferisce invece a Iesse, padre di Davide e quindi antenato di Gesù stesso. La cosa curiosa è che l’errore si ritrova nelle versioni francese e spagnola, mentre non compare nelle altre principali lingue europee. E con questo, invocando il perdono celeste per tutte le manchevolezze dei traduttori, rinnoviamo gli auguri di buon anno a tutti voi.… [ Va' avanti ]