Riceviamo da Gabriele Castellari un interessante commento a Il fantasma italiano di Tom Joad di Anna Tagliavini, apparso sul numero 2 della rivista Tradurre. Troverete altri esempi che aiutano ad approfondire l’argomento.
Constatata la mancanza di informazioni del Carneade Coardi, l’articolo di Anna Tagliavini ricerca una spiegazione delle effettive carenze della versione, tirando in ballo qui l’italiano allora corrente, là l’ipotizzabile condizionamento politico del momento, altrove la difficoltà con le smozzicate sgrammaticature nella parlata colloquiale della Bible Belt. Lodevole. Ma a me pare che sia come indagare il contesto socio-culturale dell’edificio crollato tralasciando di verificare la percentuale di sabbia nel calcestruzzo.
Diamo insieme una scorsa ad alcuni frammenti comparati di una edizione coeva (Steinbeck, John, Furore, trad.… [ Va' avanti ]