Autore: Damiano Latella

Un “Furore” tutto nuovo

Digitando “furore steinbeck” su Google, il motore di ricerca mette fra i suggerimenti “furore steinbeck nuova traduzione”. Finalmente, come ben sanno i nostri lettori (qui l’articolo di Anna Tagliavini apparso sul numero 2 di «tradurre»), si è posto rimedio a una grave mancanza dei cataloghi editoriali italiani. La nuova edizione integrale del capolavoro di John Steinbeck è proposta dall’editore Bompiani nella collana Grandi Tascabili. La traduzione è di Sergio Claudio Perroni e si avvale di una introduzione di Luigi Sampietro. Il buon (si fa per dire) Carlo Coardi potrà godersi la pensione (dopo più di 70 anni!).… [ Va' avanti ]

La traduzione teatrale e i suoi volti, sulla rivista Stratagemmi

Se vi è piaciuto il nostro numero speciale sulla traduzione teatrale, potete trovare altri spunti di riflessione sul n. 27 della rivista Stratagemmi, nella parte intitolata “La traduzione teatrale e i suoi volti”. Chi sono gli attori in “scena” per far conoscere un nuovo autore? Gli interventi coinvolgono varie figure: chi i testi li ‘scova’, chi li traduce, chi sceglie di allestirli e chi lavora alla messa in scena e, non da ultimo, chi si dedica alla formazione dei futuri traduttori. Fra i vari contributi, segnaliamo un’intervista di Maddalena Giovannelli a Ferdinando Bruni, Teatro dell’Elfo di Milano.… [ Va' avanti ]

C’è sempre spazio per ritradurre i classici (ma non nella mia libreria)

Non solo in Italia ferve il dibattito sulle nuove versioni dei classici. Segnaliamo un articolo (in inglese) di Dennis Abrams apparso su Publishing Perspectives. C’è davvero bisogno di ritradurre così tanto? Forse un commentatore dice la cosa giusta: “I don’t think the problem is that we have too many translations in English, rather that we keep translating the same classics over and over again instead of translating less known classics and/or more contemporary works from less explored countries”. Il problema non sono certo le troppe traduzioni, ma le continue traduzioni degli stessi classici invece di allargare il campo a libri meno noti o provenienti da letterature meno frequentate.… [ Va' avanti ]

Un documentario: “Traduire” di Nurith Aviv

Ringraziamo Cecilia Benaglia per questa segnalazione.

Al cinema “Les 3 Luxembourg” di Parigi si è chiusa da pochi giorni una retrospettiva sulla regista franco-israeliana Nurith Aviv. Fra i diversi documentari proposti segnaliamo Traduire (2011), ultima parte di una trilogia dedicata alla lingua ebraica, al multilinguismo e alla traduzione.

Attraverso dieci interviste con traduttori dall’ebraico (antico e moderno) provenienti da tutto il mondo, ci si immerge in una Babele di volta in volta incarnata in una traiettoria individuale. L’incontro con l’ebraico, lingua di cui vengono messe in luce le valenze storiche e religiose, diventa l’occasione per interrogare la dimensione politica e esistenziale della pratica del tradurre, che si presenta come una lotta, una privazione, una violenza fatta alla lingua d’arrivo, o, all’opposto ma spesso indissolubilmente, come una possibilità di sperimentazione e scoperta.… [ Va' avanti ]

Cosa? Il traditore?

Vi segnaliamo un interessante libro per saperne di più sulla situazione attuale dell’editoria italiana. Ma tu che lavoro fai? (Edizioni di passaggio) di Luana Lupo e Stefano Nicosia tenta di disegnare il ritratto del mondo del libro dal punto di vista di coloro che vi contribuiscono concretamente: ad esempio, scrittori, redattori, grafici, e ovviamente anche traduttori. Nel volume trovate contributi di 66thand2nd; :duepunti edizioni; CaratteriMobili; Il Castoro; Hacca edizioni; minimum fax; Marcos y Marcos; Navarra Editore; Orecchio acerbo; Quodlibet; Topipittori; Voland; Zandonai; Maurizio Ceccato; Federico Novaro; Fabrizio Piazza; Giorgio Vasta; Patrizio Zurru.

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Tradurre Thomas Wolfe (di Igina Tattoni)

Sul sito di Fazi editore, potete trovare la prefazione che la traduttrice Igina Tattoni ha dedicato a Storia di un romanzo di Thomas Wolfe, apparso per la prima volta nel 1936 e più volte ripubblicato. Novità, esuberanza giovanile, oralità sono alcune fra le caratteristiche dello scrittore americano più difficili da restituire in italiano, senza “ridurlo alla nostra misura”.… [ Va' avanti ]

Usciti dall’ombra

Nel gran fervore che accompagna ultimamente il parlare di traduzione, segnaliamo l’articolo di insolita lunghezza di Cristina Taglietti apparso sul Corriere della Sera del 21/11/13. Con i pareri di Bruno Osimo, Franca Cavagnoli e Laura Frausin Guarino. Grazie a Bookcity Milano che ha dato spazio a queste voci nell’ambito di una manifestazione culturale così variegata.… [ Va' avanti ]

È on-line il numero 5 della rivista «tradurre»: speciale teatro

Da oggi è disponibile il numero 5 di “tradurre. pratiche teorie strumenti“, un numero monografico a cura di Giovanni Greco dedicato al teatro. Gabriele Lavia, intervistato da Giovanni Greco, ci racconta il suo punto di vista sulla traduzione. Edoardo Albinati paragona il compito del traduttore al Calibano di Shakespeare. Luca Scarlini parla della parola dinamica della scena, mentre lo stesso Giovanni Greco ripercorre le specificità della traduzione teatrale. Per la rubrica Teorie, Aurelia Martelli replica all’intervento di Bruno Osimo apparso sullo scorso numero. E poi le recensioni e molto altro ancora.

Come sempre, sono molto graditi i commenti dei lettori all’indirizzo commenti@rivistatradurre.it e (novità) sulla pagina Facebook della rivista.… [ Va' avanti ]