Di seguito pubblichiamo la replica di Tiziana Migliore e Paolo Fabbri alla recensione di Aurelia Martelli del libro da loro curato, “The Architecture of Babel” (Olschki 2011).
L’etimologia è una figura retorica: estrae dal lessico sintomi di significazione. Così recensione deriva da census e ha la stessa radice di “censimento”, il cènsere: “novero pubblico di una rendita”. Implica un addentrarsi nella materia tanto da poterla sviscerare. Più del censore, chi “re-censisce” prende in carico la parola altrui e la passa al setaccio, raffrontandola con istanziazioni analoghe per un computo critico, a fin di bene comune. Ma in un’epoca in cui vale quante volte si viene tweettati, cioè informare su se stessi e non formare, la tecnica della recensione soffre di imperizia, come i metodi di stima del reddito divengono redditest.… [ Va' avanti ]