Rapporto sull’editoria 2012 presentato in occasione della Buchmesse di Francoforte

Nel sito AIE (http://tinyurl.com/8as282r) si trova una sintesi del rapporto sull’editoria 2012 presentato in occasione della Buchmesse di Francoforte. Qui di seguito alcuni brani significativi.

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“Non è più il tempo di parole per il mondo del libro. Ci servono fatti”. È la dura richiesta del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo dalla cornice della 64ma edizione della Buchmesse, il più importante appuntamento per lo scambio dei diritti del settore editoriale librario, in programma da oggi al 14 ottobre a Francoforte.

“Dateci una politica coordinata per il libro, troppi e frammentati sono i rapporti e gli interlocutori del nostro mondo su sostegno all’editoria, promozione della lettura e diritto d’autore – ha proseguito il presidente degli editori rivolgendosi al Sottosegretario Paolo Peluffo delegato dal
Governo italiano a inaugurare il Punto Italia -. Dateci sostegno per far abbassare l’iva sugli eBook dal 21% al 4% e dateci un credito d’imposta sull’innovazione digitale. Ma soprattutto date più attenzione al nostro ruolo di operatori culturali. Sono richieste non troppo onerose per le casse
dello Stato ma che stimolerebbero una ripartenza per le case editrici, rimettendo in moto il mondo della lettura”.

I dati – Entra infatti in una zona d’ombra il mercato del libro nel 2011 e peggiora, in modo deciso ma in linea con tutti gli altri segmenti, nel 2012: -3,7% il giro d’affari lo scorso anno, secondo i dati Nielsen, per i canali trade, – 4,6% se consideriamo invece tutto il perimetro del mercato del libro (dati AIE), –8,7% (sempre dati Nielsen, canali trade) nei primi nove mesi del 2012. […] Sullo sfondo, una crisi profonda: per la prima volta negli ultimi 3-4 decenni il mercato del libro, che aveva mostrato storicamente un andamento anticiclico, si allinea al negativo contesto generale dei consumi. Sono questi gli elementi principali che fotografano il mercato 2011 e i primi nove mesi del 2012 così come risulta dal Rapporto 2012 a cura dell’ufficio studi AIE.

Il libro si compra sempre più nelle librerie di catena e online. Meno nei supermercati. Crescono le vendite di ebook e tutto il digitale. E’ importante l’accelerazione nelle vendite degli e-book, che rappresentano tuttavia un mercato ancora embrionale, arrivando a fine 2011 ai 12,6 milioni di fatturato (+740% sul 2010). Rappresentano lo 0,87% dei canali trade (o lo 0,38% del mercato complessivo). Buone comunque le performance di tutto il mercato digitale: al mercato ebook occorre sommare infatti oltre 150milioni di euro di banche dati (on line e off line). Un segmento in crescita del 20% rispetto al 2010.

Export stabile nel 2011 a 41milioni di euro, l’1,2% del mercato del libro, diminuiscono le traduzioni, aumentano coedizioni e vendita diritti – La vendita di diritti (o le coedizioni con case editrici straniere) cresce del 16% medio annuo (da 1.800 titoli a 4.629 in dieci anni). Non più solo per narrativa letteraria e d’autore (17%), ma anche di genere (rosa, giallo, fantasy), bambini (25%), saggistica (16%), arte e illustrati (21%). Il settore dei libri per ragazzi, in particolare, rappresenta il segmento di maggior successo internazionale dell’editoria italiana, nella vendita di diritti ma anche nelle coedizioni (rilevate per la prima volta quest’anno): 1.108.

Diminuiscono invece le traduzioni: se nel 1997 il 24,9% dei titoli pubblicati erano traduzioni da una lingua straniera (in pratica un libro ogni quattro) oggi sono il 19,7%. E se nel 1997 il 40,3% delle copie stampate e distribuite erano di autori stranieri, oggi sono 35,8%.

Nel 2012 si sono pienamente confermati gli elementi di crisi strutturale della situazione economica italiana. Si è ridotta la produzione: il numero di titoli pubblicati e immessi nel mercato nei primi cinque mesi del 2012 è del 9,1% inferiore a quello del corrispondente periodo del 2011: si è passati dai 29.900 a poco più di 27mila titoli nel 2012.