Scrittori fantasma o no

Sulla versione on-line del Fatto Quotidiano, Andrea Bocconi (in veste di autore) paragona i traduttori agli scrittori fantasma e sottolinea i tanti problemi della professione. Nei commenti all’articolo si leggono opinioni molto discutibili, ma che danno l’idea di come alcuni non riconoscano l’importanza di una buona traduzione.… [ Va' avanti ]

Il ritorno di Sanantonio (con la stessa traduzione)

Le Edizioni e/o hanno intrapreso la ripubblicazione delle avventure del commissario Sanantonio (Frédéric Dard), scegliendo di non ritradurle. Ecco le motivazioni dell’editore, con tanto di complimenti al traduttore storico Mondadori Bruno Just Lazzari.

NOTA DELL’EDITORE

Nel ripubblicare la serie di Sanantonio a distanza di oltre quarant’anni dalla prima edizione nei gialli Mondadori (Le inchieste del commissario Sanantonio), abbiamo cercato di seguire il criterio dell’ordine cronologico delle edizioni originali francesi (iniziate nel 1949), che è diverso dall’ordine adottato da Mondadori.

Il nostro ordine cronologico è quindi più vicino a quello originale francese. Tuttavia non abbiamo potuto attenerci completamente a quest’ultimo perché abbiamo deciso di utilizzare solamente le eccellenti traduzioni di Bruno Just Lazzari dal momento che rendono magnificamente la lingua originale e brillantissima di Sanantonio e hanno uno stile omogeneo.… [ Va' avanti ]

Il grande Gatsby: Fernanda Pivano vs ignoto traduttore (?)

Sull’inserto La Lettura del Corriere della Sera, Antonio D’Orrico se la prende con la recente ed economicissima edizione Newton Compton de Il Grande Gatsby, mettendo a confronto la prima e l’ultima frase del romanzo. Da un lato, la storica traduzione di Fernanda Pivano. Dall’altro, ci si aspetterebbe il nome del traduttore, designato invece con la formula “la traduzione da 0,99 euro”. Rimediamo alla mancanza di D’Orrico citando Bruno Armando, che ha tradotto per Newton Compton anche altre opere di Fitzgerald.

Sulla qualità delle varie traduzioni del grande classico (oltre a Pivano, Cavagnoli, Pincio, Serrai, Armando e Cupardo), vi rimandiamo a un articolo di Luca Briasco che risale a tempi precedenti alla politica degli 0,99 euro (tratto dal Manifesto del 5/2/11). … [ Va' avanti ]

Commento su Edith Grossman (parte 2/2)

Ed ecco che ci avviciniamo alla prima smentita: “translating is writing”, dice Edith Grossman. Durante convegni e seminari sulla traduzione si parla spesso di scrittura, ma di solito ci si limita a ripetere che per tradurre bene bisogna “saper scrivere bene” e fin qua non vedo problemi, se non forse quello di stabilire con esattezza che cosa s’intenda con “scrivere bene”. Scrivere in modo corretto? Scrivere in modo elegante? Scrivere con facilità? Un po’ di tutte e tre?

[ Va' avanti ]

Commento su Edith Grossman (parte 1/2)

Ringraziamo Natalia De Martino e pubblichiamo (in due parti) il suo commento all’incontro con Edith Grossman che si è tenuto a Norwich lo scorso 24 maggio.

Edith Grossman: Why Translation Matters

Conferme e smentite tra teoria e pratica

di Natalia De Martino

Che nel mondo della traduzione vi sia un vero e proprio baratro tra la teoria e la pratica è un fatto ormai evidente, come hanno dimostrato Chesterman e Wagner (2001). Forse a volte dimentichiamo che i traduttori professionisti che vengono invitati a parlare in pubblico del proprio mestiere tendono, comprensibilmente, a esprimere consigli, opinioni o esperienze personali che però rappresentano un solo punto di vista sulla traduzione. Proprio perché si tratta di professionisti di successo, siamo portati ad accettare acriticamente le loro parole, come se descrivessero norme rigide e incontrovertibili, senza preoccuparci di contestualizzarle o per lo meno di sapere quale sia il rovescio della medaglia.[ Va' avanti ]