Premio per la Traduzione Poetica (entro 15/04/14)

Al posto di una tradizionale poesia natalizia, vi segnaliamo il bando di un premio riservato ai traduttori di poesia. Il LILEC (Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne) e il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, insieme allla Fondazione Universitaria San Pellegrino di Misano Adriatico bandiscono la seconda edizione del Premio per la Traduzione Poetica. Il premio è riservato a versioni eseguite da lingue moderne verso l’italiano, per traduzioni edite (anni 2012 e 2013), con una sezione inedita riservata agli studenti universitari (massimo 30 versi). La scadenza è fissata per il 15 aprile 2014. Tutte le informazioni sono sul sito del Centro di poesia contemporanea di Bologna.

Approfittiamo per augurare un felice Natale ai nostri lettori.… [ Va' avanti ]

Un “Furore” tutto nuovo

Digitando “furore steinbeck” su Google, il motore di ricerca mette fra i suggerimenti “furore steinbeck nuova traduzione”. Finalmente, come ben sanno i nostri lettori (qui l’articolo di Anna Tagliavini apparso sul numero 2 di «tradurre»), si è posto rimedio a una grave mancanza dei cataloghi editoriali italiani. La nuova edizione integrale del capolavoro di John Steinbeck è proposta dall’editore Bompiani nella collana Grandi Tascabili. La traduzione è di Sergio Claudio Perroni e si avvale di una introduzione di Luigi Sampietro. Il buon (si fa per dire) Carlo Coardi potrà godersi la pensione (dopo più di 70 anni!).… [ Va' avanti ]

La traduzione teatrale e i suoi volti, sulla rivista Stratagemmi

Se vi è piaciuto il nostro numero speciale sulla traduzione teatrale, potete trovare altri spunti di riflessione sul n. 27 della rivista Stratagemmi, nella parte intitolata “La traduzione teatrale e i suoi volti”. Chi sono gli attori in “scena” per far conoscere un nuovo autore? Gli interventi coinvolgono varie figure: chi i testi li ‘scova’, chi li traduce, chi sceglie di allestirli e chi lavora alla messa in scena e, non da ultimo, chi si dedica alla formazione dei futuri traduttori. Fra i vari contributi, segnaliamo un’intervista di Maddalena Giovannelli a Ferdinando Bruni, Teatro dell’Elfo di Milano.… [ Va' avanti ]

C’è sempre spazio per ritradurre i classici (ma non nella mia libreria)

Non solo in Italia ferve il dibattito sulle nuove versioni dei classici. Segnaliamo un articolo (in inglese) di Dennis Abrams apparso su Publishing Perspectives. C’è davvero bisogno di ritradurre così tanto? Forse un commentatore dice la cosa giusta: “I don’t think the problem is that we have too many translations in English, rather that we keep translating the same classics over and over again instead of translating less known classics and/or more contemporary works from less explored countries”. Il problema non sono certo le troppe traduzioni, ma le continue traduzioni degli stessi classici invece di allargare il campo a libri meno noti o provenienti da letterature meno frequentate.… [ Va' avanti ]

Un documentario: “Traduire” di Nurith Aviv

Ringraziamo Cecilia Benaglia per questa segnalazione.

Al cinema “Les 3 Luxembourg” di Parigi si è chiusa da pochi giorni una retrospettiva sulla regista franco-israeliana Nurith Aviv. Fra i diversi documentari proposti segnaliamo Traduire (2011), ultima parte di una trilogia dedicata alla lingua ebraica, al multilinguismo e alla traduzione.

Attraverso dieci interviste con traduttori dall’ebraico (antico e moderno) provenienti da tutto il mondo, ci si immerge in una Babele di volta in volta incarnata in una traiettoria individuale. L’incontro con l’ebraico, lingua di cui vengono messe in luce le valenze storiche e religiose, diventa l’occasione per interrogare la dimensione politica e esistenziale della pratica del tradurre, che si presenta come una lotta, una privazione, una violenza fatta alla lingua d’arrivo, o, all’opposto ma spesso indissolubilmente, come una possibilità di sperimentazione e scoperta.… [ Va' avanti ]