Categoria: Mordi e fuggi

Tradurre un continente. La narrativa ispanoamericana nelle traduzioni italiane

Segnaliamo con piacere una bella raccolta di saggi pubblicata da poco da Sellerio, Tradurre un continente. La narrativa ispanoamericana nelle traduzioni italiane, a cura di Francesco Fava, con scritti di Gabriele Bizzarri, Lorenzo Blini, Rosalba Campra, Francesco Fava, Elena Liverani, Antonio Melis, Stefano Tedeschi e Norbert von Prellwitz. Il volume rappresenta una buona occasione per riflettere sui tanti nodi delle traduzioni dallo spagnolo del Centro e del Sud delle Americhe: l’esotismo, la resa dell’alterità culturale, le molteplici varietà linguistiche del continente. Sono tutti fattori che hanno influenzato e influenzano tuttora la ricezione in Italia di una parte importante della letteratura mondiale.

Con altrettanto piacere, vi rimandiamo al commento approfondito di Raul Schenardi apparso sul blog delle edizioni Sur.… [ Va' avanti ]

Le Cronache di Ghiaccio e del Fuoco: fan di Martin vs il traduttore

Ogni tanto le case editrici si accorgono dei lettori. E delle loro critiche. Lo scorso 4 marzo, Mondadori ha organizzato un incontro tra alcuni responsabili dell’edizione italiana di Le Cronache del ghiaccio e del fuoco, la saga fantasy di G.R.R. Martin, e un gruppo di blogger, addetti ai lavori e fan della serie. Non mancava il traduttore, Sergio Altieri, nelle vesti di imputato eccellente. “Affilate i coltelli, so che volete la mia testa su una picca!”, così Altieri ai fan della serie, che gli hanno rimproverato diverse cose, fra cui l’improvvida sostituzione di un cervo con un unicorno. Il traduttore si è difeso, ricordando che il successo del genere fantasy in Italia e il proliferare di blog, forum e simili è un fenomeno molto recente.… [ Va' avanti ]

Joyce: Celati dimentica Terrinoni?

Riprendiamo da Satisfiction l’intervento dello scrittore e giornalista Marco Ciriello, che con una punta di polemica commenta l’intervista di Antonio Gnoli a Gianni Celati apparsa su Repubblica del 3/3/13. Né Celati né Gnoli menzionano la recente traduzione dell’Ulisse di Enrico Terrinoni, pubblicata nel 2012 da Newton Compton. Un’occasione mancata…

[ Va' avanti ]

Gli editori non traducono da soli…

Intervento di Aurelia Martelli

Pare non ci sia modo di far capire a chi scrive sui giornali che i libri di autori stranieri che circolano in Italia sono il frutto di un faticoso, delicatissimo e spesso malpagato lavoro svolto da professionisti in carne e ossa e dotati di nome e cognome, che del resto non è difficile rintracciare: in genere è riportato nel frontespizio o nel colophon.

Sorvoliamo sulle recensioni che non citano il nome del traduttore, ormai quella è storia vecchia. Che dire di formulazioni come la seguente, peraltro sempre più diffuse nelle pagine culturali?

“C’è un racconto di John Cheever tradotto da Feltrinelli in cui una grande radio, in un modo un po’ fantascientifico, collega i protagonisti tra loro.… [ Va' avanti ]

Il Papa lascia: chi lo capisce (in latino)?

Non pensavamo di tornare a occuparci di Benedetto XVI dopo il post di inizio anno. Facciamo i nostri complimenti a Giovanna Chirri, vaticanista dell’Ansa, la giornalista che per prima al mondo ha dato la notizia delle dimissioni del Papa. Dalla sala stampa vaticana, ha ascoltato le parole di Josef Ratzinger traducendole dal latino all’italiano. Avuta la conferma della notizia senza precedenti nell’era moderna, Giovanna Chirri ha dettato il flash delle 11.46 che in pochi secondi ha fatto il giro del mondo. Dal canto suo, l’attentissimo Luciano Canfora ha scovato due sviste nel latino moderno del comunicato. Un accusativo e un genitivo fuori posto. Si vede che la perfezione non è di questo mondo e che un revisore serve sempre…… [ Va' avanti ]

Più di un terzo, tre volte meno

Su Repubblica del 9 febbraio, Dario Pappalardo ribadisce il problema della retribuzione dei traduttori in Italia. Più di un terzo dei libri pubblicati nel nostro Paese è tradotto… mentre i traduttori britannici guadagnano in media tre volte di più dei colleghi italiani. Accogliamo molto volentieri anche l’articolo di Lorenzo Castelli su Finzioni, con l’inquietante immagine di Google Translate ma con gli interessanti commenti dei lettori. A questo proposito, sul prossimo numero della rivista Tradurre si parlerà anche de La vendetta del traduttore, di Brice Matthieussent (Marsilio, 2012).… [ Va' avanti ]

Tim Parks. Su editor, scrittori e traduttori

Vi segnaliamo questo articolo di Tim Parks (in inglese), apparso qualche giorno fa sul blog della New York Review of Books. Le riflessioni sul ruolo dell’editor e sulla distanza dalla norma linguistica sono molto interessanti, così come il discorso sui nomi di battesimo tradotti. Da quanto tempo Samuele Pickwick e Carlo Dickens sono diventati Samuel e Charles?

L’intervento di Parks ha suscitato vari commenti dei lettori, anche taglienti, come questo: “Editors are not blameless. Publishing houses hire young people just out of college, so writers who have been writing and publishing for 30 or 40 years are being evaluated by a kid who hasn’t published one line of prose and has only the ideas of his favorite teacher, (who also has never published anything) and their favorite book is about vampires”.… [ Va' avanti ]

Commenti e critiche sul nuovo statuto SIAE

Alcune considerazioni sul nuovo statuto della SIAE, che ha suscitato diverse reazioni negative e contro il quale alcune associazioni (Acep, Arci e AudioCoop) hanno presentato ricorso.

Qui il testo del nuovo statuto SIAE, approvato il 9 novembre 2012
http://www.siae.it/documents/BG_Normativa_Statuto2012.pdf?971431>

Sull’argomento si veda anche l’articolo dell’avv. Guido Scorza
http://tinyurl.com/bg3m88f

Interessante anche un altro articolo di Scorza, risalente ad agosto, in cui
si citano cifre e dati del bilancio SIAE
http://tinyurl.com/al6zba7

[ Va' avanti ]

La traduzione entra nella Real Academia Española

Per la prima volta nella sua storia secolare, la Real Academia Española ha deliberatamente eletto tra i suoi membri un traduttore. Si tratta del germanista Miguel Sáenz, che ha tradotto fra gli altri Grass, Bernhard, Sebald e tutto il teatro di Brecht. “Spero che il mio ingresso serva per rivalutare un ruolo fondamentale eppure così poco riconosciuto” ha commentato Sáenz, che il 22 novembre 2012 ha ricevuto più voti del collega Antonio Pau, voce spagnola di Rilke, Novalis e Hölderlin. Trovate maggiori informazioni in questo articolo apparso su El País. Juan Cruz ha colto l’occasione per un ulteriore approfondimento sulla situazione del traduttore letterario in Spagna, che potete leggere (in spagnolo) qui.… [ Va' avanti ]

Svicolare

di Gianfranco Petrillo

 

Al contrario di Baricco, Claudio Magris rispetta e valorizza i suoi traduttori. Per il «Corriere della sera» (Tradurre è trovare la nota giusta, 4 agosto 2012, pp. 48-49) ha intervistato la bravissima (e ben nota ai cultori della materia) croata Ljiljana Avirović, ricavandone una miniera di indicazioni che possono illuminare il lettore. Il grande intellettuale (definirlo semplicemente “germanista” ci sembra riduttivo) ne approfitta – sia pure di passata – per una dura tirata sull’«indecenza» del modo in cui sono trattati in Italia i traduttori: «sottovalutati, malpagati, sfruttati, spesso ignoti […] Oggi la situazione è intollerabile. Senza i traduttori, l’editoria non esisterebbe e l’editoria – non sempre, non tutta – li ripaga in modo inadeguato o addirittura criminoso».… [ Va' avanti ]