Segnaliamo l’uscita di Mai più come ti ho visto. Gli occhi del traduttore e il tempo, di Massimo Bocchiola (Einaudi Stile libero Extra). Massimo Bocchiola ha tradotto molti autori di lingua inglese, tra i quali Thomas Pynchon, Paul Auster, Martin Amis e Irvine Welsh. Il tema ci sembra molto interessante. È probabile che torneremo a parlarne sulle nostre pagine (dateci il tempo di leggerlo!).… [ Va' avanti ]
Categoria: In libreria
Fernanda Pivano, Giulio Einaudi e quindici pagine
Giulio Einaudi
Editore (Dogliani 1912 – Magliano Sabina 1999)
Il 28 novembre sono andata a Trieste per un convegno sulle traduzioni al quale hanno preso parte anche Giulio Einaudi e Claudio Magris e ho cenato con loro. Ho raccontato a una futura traduttrice di avere impiegato alcuni mesi per tradurre un brano di quindici pagine senza un punto. L’ho involontariamente terrorizzata, e Giulio Einaudi è intervenuto, creando grande sensazione come fa sempre le rare volte che “parla”. Quella volta ha detto, fascinoso e divertente: “Non datele retta, se tutti i traduttori facessero così, come faremmo noi editori a pubblicare i libri?”.
(1989)
Tratto da Fernanda Pivano, Medaglioni, a cura di Enrico Rotelli, ed.… [ Va' avanti ]
Nuova rivista “Diacritica”
Vi segnaliamo la nascita di una nuova rivista, Diacritica, bimestrale indipendente e open access di filologia, critica letteraria e storia dell’editoria. Fra le rubriche della rivista, c’è anche uno spazio per la traduzione, che seguiremo con piacere. Nel primo numero, Matteo Lefèvre traduce e commenta una scelta di poesie del poeta spagnolo contemporaneo Jacobo Cortines.… [ Va' avanti ]
Le letterature comparate e la traduzione
Su Le parole e le cose potete leggere il saggio introduttivo di Massimo Fusillo a Letterature comparate, a cura di Francesco de Cristofaro (Carocci). Fra i moltissimi temi, non può mancare la traduzione. Citiamo: “[…] non bisogna considerare la traduzione una perdita, un’approssimazione, una degradazione, un elemento marginale; al contrario, come gli adattamenti, di cui parleremo più in là, le traduzioni (soprattutto se opera di artisti) possono arricchire a loro volta l’originale, e in ogni caso gli danno vitalità, lo ibridano, lo rendono plurale, aperto, dinamico, sottoponendolo a una metamorfosi continua”.… [ Va' avanti ]
Lavinia Mazzucchetti e la cultura tedesca in Italia
Ci spiace molto dare in ritardo la notizia di un convegno interessante. Oggi, 29 gennaio, alla Fondazione Mondadori di Milano si tiene Lavinia Mazzucchetti. Transfer culturale e impegno civile nell’Europa del Novecento, dedicato alla grande germanista milanese. Questo è il link agli interventi del convegno. Inoltre, nel cinquantesimo anniversario della morte, Fondazione Mondadori le dedica un volume della collana “Carte raccontate”: «Come il cavaliere sul lago di Costanza». Lavinia Mazzucchetti e la cultura tedesca in Italia, a cura di Anna Antonello. Qui altre informazioni.… [ Va' avanti ]
Salinger “in una pessima traduzione”
“Salinger, The Catcher in the Rye: Calvino condivide il giudizio estremamente favorevole di Fruttero su questo romanzo, uscito qualche anno fa da Casini in una pessima traduzione.”
Da I verbali del mercoledì – Riunioni editoriali Einaudi 1953-1963, a cura di T. Munari, Einaudi.
Era il 5 novembre 1958. Italo Calvino e Carlo Fruttero erano d’accordo sulla ripubblicazione di un romanzo americano destinato a diventare famoso. Ma siamo sicuri che fosse proprio pessima la traduzione di Jacopo Darca per l’editore Casini? Martina Gentili ha risposto sul numero 7 di «tradurre». Vita da uomo del giovane Holden.
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I Caraibi di oggi. Asimmetrici arcipelaghi
Asimmetrici arcipelaghi (Cascio editore) riunisce racconti di tutti gli ospiti di Babel, il Festival di letteratura e traduzione di Bellinzona (Svizzera). I racconti sono tradotti per la prima volta in italiano dalle traduttrici Cristina Cecchi, Paola D’Accardi, Chiara Lurati, Silvia Nicolini, Francesca Pe’ e Martina Ricciardi, sotto la supervisione di Ilide Carmignani, Franca Cavagnoli e Yasmina Melaouah. Asimmetrici arcipelaghi è quasi un libretto di sala che permette di ritrovare sulla pagina e in lingua italiana i ritmi, le sfide, gli accenti e le visioni eseguite a teatro, in tutte le loro lingue, dagli scrittori ospiti del Festival.… [ Va' avanti ]
Ancora sulla Metamorfosi di Ovidio tradotta da Vittorio Sermonti
Su il manifesto del 28/12/14, Giovanni Zago dà un parere piuttosto negativo sulla traduzione di Vittorio Sermonti delle Metamorfosi di Ovidio (Rizzoli). Zago parla di imprecisioni, fraintendimenti e travisamenti del testo originale, citando molti esempi. Si tratta di un giudizio severo, e l’espressione “bravate lessicali” ci sembra un po’ forte, ma è raro trovare un articolo che entri nel merito del lavoro del traduttore.… [ Va' avanti ]
Franco Fortini e la traduzione d’autore
Su Carmilla, da cui abbiamo tratto la foto qui sopra, Alberto Prunetti ha intervistato Luca Lenzini, direttore dell’archivio del Centro Studi Franco Fortini dell’Università di Siena. «Quella di Fortini non è certo la traduzione del traduttore condannato all’invisibilità, è una traduzione d’autore» osserva Prunetti. Si tratta, quindi, di una posizione privilegiata oppure no? E quali sono i riflessi dell’attività di traduttore nella produzione poetica e critica? (La parte di cui parliamo è la seconda domanda dell’intervista.)
Massimo Birattari. Tradurre “Il piccolo principe” oggi
Per cominciare bene il 2015, Massimo Birattari ci parla di un long seller per antonomasia, Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry. Quest’anno ne vedremo molte nuove traduzioni in libreria, perché sono trascorsi 70 anni dalla morte dell’autore e quindi sono scaduti i diritti. Per Birattari non si tratta di un libro difficile da tradurre, ma che richiede alcune scelte per restare fedeli alla lettera e allo spirito dell’originale. Su Il Libraio trovate queste e altre interessanti considerazioni.… [ Va' avanti ]