Categoria: In libreria

Il nome del traduttore in copertina

lovecraft_sagCi complimentiamo con il Saggiatore, che a partire da quest’anno ha deciso di mettere il nome del traduttore sulla copertina, sia per la narrativa sia per la saggistica (cosa ancor più rara). Il tweet ufficiale è  questo, e quello che vedete è il primo titolo.… [ Va' avanti ]

Wild Things: il ritorno di Maurice Sendak

Su il lavoro culturale, Lorenzo Alunni mette a confronto la nuova versione di Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak (trad. di Lisa Topi, Adelphi) con quella storica del 1981 (trad. di Antonio Porta, Emme e poi Babalibri). Parole e immagini vanno di pari passo, ma meglio una «ridda» o un «finimondo»?… [ Va' avanti ]

Le “nuove” Lettere di Tolkien

Erano finite fuori catalogo col titolo La realtà in trasparenza, ma sono tornate nella nuova traduzione di Lorenzo Gammarelli le Lettere di J.R.R. Tolkien, frutto di una collaborazione tra Bompiani e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Qui Gammarelli parla del suo lavoro e qui si ricostruiscono le vicende editoriali passate.… [ Va' avanti ]

La saggezza della traduzione

Tra i beaux livres suggeriti da «Le Monde», Les Routes de la traduction. Babel à Genève (Gallimard / Fondation Martin Bodmer), catalogo dell’omonima mostra a cura di Barbara Cassin e Nicolas Ducimetière, a Ginevra fino al 25 marzo. Su France Culture, Cassin racconta a Frédéric Worms la saggezza della traduzione e la filosofia che ispira la mostra.… [ Va' avanti ]

Fantasia iperbolica: Massimo Gardella e Jerusalem di Alan Moore

Su Doppiozero, Massimo Gardella riassume i quindici mesi che ha trascorso traducendo Jerusalem, secondo romanzo di Alan Moore (Rizzoli Lizard). 1500 pagine di enorme ambizione che sfidano il lettore in un crescendo di fantasia iperbolica, un testo che «straripa di rimandi a qualcosa in ogni riga».… [ Va' avanti ]

La formidabile partitura di Hubert Selby Jr.

Su Tuttolibri (ma noi lo riprendiamo da Sotto il vulcano, il blog di SUR), Martina Testa racconta la sua nuova traduzione di Ultima uscita per Brooklyn di Hubert Selby Jr, libro che diede scandalo quando Feltrinelli lo pubblicò in Italia nel 1966 nella versione di Attilio Veraldi. In questo caso, Testa non ha voluto ricreare il linguaggio colloquiale dell’epoca, ma ha preferito usare «una lingua contemporanea e viva, in grado di produrre sul lettore di oggi lo stesso effetto di immediatezza senza filtri a cui puntava l’autore».… [ Va' avanti ]

Recensione alla nostra antologia su «Incontri. Rivista europea di studi italiani»

antologia_copRingraziamo Linda Pennings e la rivista olandese Incontri: Rivista europea di studi italiani per avere recensito l’antologia di «tradurre» (edita da Zanichelli). «È anche vero che le teorie dei traduttologi e le riflessioni dei traduttori non sono poi così lontane tra loro.»… [ Va' avanti ]