Tarabbia e Osimo su Bulgakov e Babel (Bologna, 9/3)

Sabato 9 marzo alle 11,30, alla libreria Trame, in via Goito 3/C a Bologna, il gruppo Anobisti Anonimi Bologna incontra Andrea Tarabbia e Bruno Osimo, scrittori e traduttori, autori di nuove traduzioni di scrittori russi del Novecento per la casa editrice Voland.
La traduzione come interpretazione di un mondo, come trasposizione di una cultura in maniera accessibile e comprensibile.  I lavori presentati in queste nuove traduzioni, Diavoleide e Le avventure di Čičikov, di Michail Bulgakov e Racconti di Odessa di Isaak Babel’, presentano nuove traduzioni, traduzioni d’autore, come si dice. Non semplici traduzioni, quindi, ma trasposizioni, invenzioni di linguaggi e cultura, a volte semplificazioni, a volte ristrutturazioni dei pensieri originari, alla luce di nuove considerazioni sulla cultura novecentesca russa.
Dalla prefazione di Racconti di Odessa di Bruno Osimo sappiamo infatti che “questa edizione non è pensata per un pubblico di slavisti. Non c’è nessun rispetto filologico per l’originale, o meglio c’è un’attenzione filologica per la cultura che lo produce talmente morbosa che per tradurla mi sono dovuto prendere una serie di licenze linguistiche…”. Ed ecco che la lingua contaminata degli ebrei di Odessa, quel misto di yiddish, russo e ucraino (ma anche francese e tedesco), viene trasportata in una sorta di italiano sgrammaticato, tale da riportare nell’orecchio del lettore italiano un suono linguistico caratteristico e riconoscibile.
In Bulgakov la lingua, che è invenzione e mascheramento insieme, necessita di una traduzione altrettanto innovativa e originale, che sappia, per di più, richiamare alla mente il capolavoro Il Maestro e Margherita, di cui Diavoleide è molto probabilmente il precedente. E’ dunque necessario saper riprodurre la cavalcata narrativa del grande autore russo con l’uso di onomatopee e di una lingua inventiva e variegata, che Andrea Tarabbia ha saputo riprodurre e riproporre in maniera davvero efficace.