Com’era prevedibile per un’opera capitale della letteratura, l’Ulisse di Joyce tradotto da Gianni Celati non ha mancato di suscitare un ampio dibattito fra gli addetti ai lavori. Per equità, segnaliamo due pareri fortemente divergenti. Su Internazionale, l’autorevole Goffredo Fofi parla di “capolavoro aggiornato” e di una “straordinaria lingua italiana”. Di segno contrario l’intervento analitico di Elisabetta D’Erme apparso su Il Piccolo di Trieste del 14 marzo, fra “delusione” e “doccia fredda” (con tanto di esempi su cui l’autrice si sofferma). Oltre ai pareri dei critici, speriamo di vedere presto anche i pareri dei lettori.