Categoria: In libreria

Come un testo greco: Moshe Kahn e Horcynus Orca in tedesco

Su Nazione Indiana, Davide Orecchio ha raccolto le parole di Moshe Kahn, il primo traduttore di Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo in un’altra lingua, il tedesco. Lunghi anni di lavoro con una consapevolezza: il siciliano porta con sé una eredità greca. Dice Kahn che all’improvviso si è ridestato l’interesse per questo capolavoro. Nei prossimi anni si prevede che seguiranno le versioni francese, spagnola e inglese.… [ Va' avanti ]

Risposta multipla di Alejandro Zambra, dal Cile all’Italia

Sembra un test d’ingresso, ma è un romanzo. È appena uscito Risposta multipla di Alejandro Zambra (SUR), un libro che pone molte domande e ci riporta ai tempi in cui in Cile non sembrava esserci alternativa possibile. Sul blog “Sotto il vulcano“, Maria Nicola racconta come ha colmato nella sua traduzione la distanza culturale con l’Italia. Con qualche sostituzione, si può affrontare anche un libro apparentemente intraducibile.… [ Va' avanti ]

Lo spagnolo di tutti e di nessuno

Babelia, il supplemento letterario di «El País», ha dedicato uno speciale alla traduzione. In particolare, nell’articolo di Maribel Marín si sottolinea un problema assente in italiano. Cosa comporta pubblicare un’unica versione di un testo valida in Spagna e in America Latina? Così facendo, non si neutralizzano le differenze? Vi invitiamo anche a leggere l’intervento di Eduardo Lago, che è impegnato nel coordinare una traduzione panispanica dell’Ulisse di Joyce.… [ Va' avanti ]

Due universi lontanissimi: la poesia e il traduttore automatico (!)

Charter-in-delirio-e1469354161169Avevamo già accennato a Charter in delirio! (Elliot), curioso esperimento editoriale che incrocia la poesia di Emily Dickinson con i traduttori automatici. Su il lavoro culturale, Dario Cecchi ha intervistato la curatrice Marzia Grillo per capire meglio il senso dell’operazione.… [ Va' avanti ]

Intervista a Gianmaria Finardi su Sul soffitto di Éric Chevillard

cover_sul_soffittoSu Senzazucchero, il blog di Del Vecchio Editore, il nostro Damiano Latella ha intervistato Gianmaria Finardi, traduttore di Sul soffitto di Éric Chevillard, la prima opera dello scrittore francese a essere tradotta in italiano (e senza bisogno di note del traduttore). Un libro che mette tutto sottosopra.… [ Va' avanti ]

Il dialogo tra i classici e i traduttori del Novecento

un_compito_infinito_condelloSu «il manifesto» del 26/6, Niccolò Scaffai ha recensito Un compito infinito. Testi classici e traduzioni d’autore nel Novecento italiano, a cura di Federico Condello e Andrea Rodighiero (Bononia University Press). In questa raccolta di saggi, gli autori indagano le numerose frequentazioni del classico da parte di poeti e autori contemporanei (Pasolini, Sanguineti, Zanzotto, Raboni e altri). Gli esiti sono vari. Dove va situato «il confine tra l’oggettività dell’errore e la soggettività dello stile»?… [ Va' avanti ]

Yves Bonnefoy, poeta e traduttore

bonnefoy«E forse, dopo tutto, è così che bisogna tradurre, con l’oscura coscienza cioè che in ogni traduzione non si è che se stessi, nel nostro proprio giorno e che questa transitorietà avvolge tuttavia una testimonianza».
Ricordiamo Yves Bonnefoy, grande poeta, traduttore e amante dell’Italia, con una raccolta di interventi di suoi traduttori apparsi su Semicerchio, Rivista di poesia comparata (Antonio Prete, Cesare Greppi, Maria Sebregondi, Feliciano Paoli, Chiara Elefante, Fabio Scotto e lo stesso Bonnefoy).… [ Va' avanti ]

La traduzione di poesia in rete

google_tradNell’indice del numero 10 di «tradurre», dedicato alla traduzione di poesia in Italia, avrete notato che è stato ritirato l’articolo di Andrea Inglese sui blog letterari. (No, la poesia è meglio non tradurla come nell’immagine!) Ora lo trovate su Nazione Indiana. Muovendo dalla propria esperienza, Inglese considera la presenza della traduzione in quattro altri blog letterari, “GAMMM”, “Le parole e le cose”, “Poetarum Silva” e “Carteggi letterari”.… [ Va' avanti ]

Il giro del mondo con Infinite Jest

LInfinie-comédieGrazie a Sotto il vulcano, il blog delle edizioni SUR, segnaliamo l’articolo originale di Scott Esposito apparso su Literary Hub (qui invece la traduzione in italiano di Sara Reggiani) in cui si intervistano sei traduttori di David Foster Wallace. Nell’arco di vent’anni, infatti, Infinite Jest è stato tradotto in sole cinque lingue (italiano, spagnolo, portoghese, tedesco, francese; una sesta traduzione, in greco, è attualmente in corso). Per l’Italia, ne parla Giovanna Granato (Il re pallido e Oblio). Come ricorderete, sul destino italiano delle opere di Foster Wallace ha scritto Norman Gobetti sul n. 4 di «tradurre».… [ Va' avanti ]