Il secondo viaggio che vi proponiamo è in Iran. Su Internazionale, Marina Forti racconta la Fiera del libro di Teheran, dove quest’anno l’Italia è stata ospite d’onore. Intervengono, fra gli altri, Anna Vanzan e Giacomo Longhi, che hanno entrambi scritto sulla nostra rivista, rispettivamente questo articolo e questa Quinta di copertina.… [ Va' avanti ]
Categoria: In libreria
Fiere del libro all’estero (prima parte): viaggio a Buenos Aires
Questo è il primo di due viaggi all’estero che vi proponiamo. L’Italia è stata molto presente alla Feria Internacional del Libro de Buenos Aires, con Alessandro Baricco fra gli ospiti principali. Sui legami editoriali tra Italia e Argentina si è soffermata Renata Adriana Bruschi su Booksinitaly.… [ Va' avanti ]
Anna D’Elia vince il Premio von Rezzori per Terminus radioso di Antoine Volodine
Su Vita da editor, Anna D’Elia, vincitrice del Premio von Rezzori per la traduzione di Terminus radioso di Antoine Volodine (66thand2nd), racconta la sua esperienza di inventrice di neologismi. Come si coniano? Da dove arrivano zaconti, intrarcane e altre parole a prima vista inaspettate?… [ Va' avanti ]
Un salto mortale: Acqua viva di Clarice Lispector
Su Le parole e le cose si parla di Acqua viva di Clarice Lispector (Adelphi), con una nota del traduttore Roberto Francavilla e l’incipit in italiano e in portoghese.
«In termini circensi, tradurre Clarice Lispector significa compiere un salto mortale: capire il significato della sua lingua brasiliana; capire il significato della sua lingua brasiliana nella sua scrittura.»… [ Va' avanti ]
Virginia Woolf: racconti «come partiture musicali»
Recuperiamo da TuttoLibri le parole di Mario Fortunato, che ha tradotto e curato i racconti di Virginia Woolf contenuti in Lunedì o martedì (Bompiani). Li definisce «partiture musicali esili e insieme matematiche».… [ Va' avanti ]
Così nacque Derek Walcott
Ricordiamo il grande poeta Derek Walcott con questo articolo del suo affezionatissimo traduttore italiano Matteo Campagnoli. Alle origini della letteratura caraibica, un pugno di nuovi autori che collaborava a un programma radiofonico. Alcuni partirono; Walcott, invece, rimase in patria e lottò per affermarsi.… [ Va' avanti ]
Ancora su Finnegans Wake
Su Alfabeta2, un preziosissimo speciale su James Joyce e Finnegans Wake. Segnaliamo, in particolare, l’intervento del “duumvirato degli straduttori” Enrico Terrinoni & Fabio Pedone, e l’articolo di Sara Sullam sulla ricezione italiana del Wake in Italia, inaugurata dallo stesso Joyce.… [ Va' avanti ]
Europa in seppia e l’uso del passato in serbocroato
Si fa presto a dire passato, ma non tutte le lingue funzionano allo stesso modo. Olja Perišić Aršić e Silvia Minetti, che hanno tradotto Europa in seppia di Dubravka Ugrešić (nottetempo), ci introducono alle sfumature temporali del serbocroato su L’Indice dei Libri del Mese di marzo. Non siamo esperti, ma non sembra per niente facile…… [ Va' avanti ]
Il visionario: Allen Ginsberg raccontato da Leopoldo Carra
Su Il posto delle parole, Livio Partiti ha intervistato Leopoldo Carra, traduttore di Non finché vivo (il Saggiatore), raccolta di poesie inedite in Italia di Allen Ginsberg. Potete ascoltare qui la conversazione in cui Carra legge una poesia da lui tradotta (Poiché l’anima del pianeta si sta destando, 1970).… [ Va' avanti ]
Il ritorno di Tristram Shandy
Finalmente è entrato nei «Meridiani» Mondadori il Tristram Shandy di Laurence Sterne, nella nuova edizione a cura di Flavio Gregori tradotta da Flavia Marenco de Steinkühl.
Su “L’Indice dei Libri del Mese” di gennaio 2017, Giuseppe Sertoli ha sottolineato le differenze con la più nota traduzione precedente di Antonio Meo, che risale al 1958.
«Meo aveva drasticamente “normalizzato” la scrittura sterniana suddividendola in paragrafi, ripristinando la sintassi […]. Quasi a compensare un simile “tradimento”, Meo si era sforzato di riprodurre il “passo” di quell’oralità che è caratteristica della scrittura sterniana, ma l’agilità così ottenuta era stata pagata a prezzo di una eccessiva disinvoltura […]. Flavia Marenco punta invece su una meticolosa aderenza all’originale, forse un po’ “legata” all’inizio ma via via sempre più sciolta, che consente al lettore di entrare in tutte le pieghe e i risvolti – anche grafici – della pagina sterniana.»… [ Va' avanti ]