Su L’Indice dei Libri del Mese di ottobre, Yasmina Melaouah ha raccontato in forma di diario la sua esperienza di traduttrice di La peste di Albert Camus (Bompiani), a quasi settant’anni di distanza dalla prima traduzione di Beniamino Dal Fabbro. Inevitabilmente, alla chronique del dottor Rieux si intreccia la cronaca dei nostri giorni.… [ Va' avanti ]
Claudia Zonghetti e il traduttore non trasparente
Su Domenica del Sole 24 Ore, un estratto in anteprima del discorso che Claudia Zonghetti terrà sabato 30 settembre alle Giornate della Traduzione Letteraria, in occasione del conferimento del Premio Enriques.
«Chi traduce non è per nulla trasparente. […] Chi traduce osserva, ascolta, studia una scrittura che non gli appartiene, la lascia passare attraverso le proprie competenze e il proprio talento di esploratore di compromessi e la restituisce, poi, a chi legge.»… [ Va' avanti ]
Parole nella polvere: un lavoro di squadra
Uno dei casi più ingarbugliati che abbiamo letto: un libro dall’irlandese, tre traduzioni inglesi intermedie e quattro traduttori coinvolti (Luisa Anzolin, Laura Macedonio, Vincenzo Perna e Thais Siciliano). Paola Quarantelli, caporedattrice di Lindau, racconta sul blog della casa editrice come si è districata per coordinare il lavoro editoriale su Parole nella polvere di Máirtín Ó Cadhain.… [ Va' avanti ]
Yu Hua, dalla Cina al mondo
È in corso a Bellinzona Babel. Festival di letteratura e traduzione. Fra gli ospiti, lo scrittore cinese Yu Hua (sabato h 18). Grazie a Specimen e a Le parole e le cose, potete leggere il percorso delle traduzioni di Yu Hua in vari Paesi del mondo raccontato da lui stesso. «Ovviamente le traduzioni sono importanti. Ma se non ci fossero gli editori a pubblicare le opere, anche il più squisito lavoro di traduzione resterebbe chiuso in un cassetto.»… [ Va' avanti ]
Mallarmé e la duplicità semantica della poesia
Su L’Indice dei Libri del Mese di settembre, Chetro De Carolis, traduttrice delle Poesie di Stéphane Mallarmé (Marsilio), presenta il suo lavoro. I versi di Mallarmé sono irti di difficoltà: dal metro (reso con il martelliano) al ritmo, dai termini inusitati alla straordinaria ricchezza polisemica del francese. Pensée si riferisce al pensiero, certo, ma potrebbe riferirsi anche al fiore?… [ Va' avanti ]
Il visibile e l’invisibile: Isabella Zani e Il collezionista di conchiglie
Su Cattedrale, Rossella Milone ha intervistato Isabella Zani a proposito della sua traduzione, in coppia con Daniele A. Gewurz, degli otto racconti che compongono “Il collezionista di conchiglie” di Anthony Doerr (Rizzoli).
«Il visibile e l’invisibile si ricavano insieme tramite l’atto stesso del tradurre, che è (quasi) simultaneamente lettura e comprensione dell’originale».… [ Va' avanti ]