Ci complimentiamo con Elisa Tramontin, vincitrice del Premio Babel-Laboratorio Formentini 2018 per la traduzione dallo spagnolo di Lascia fare a me di Mario Levrero (La nuova frontiera). Nella foto, accanto a lei, le giurate Ada Vigliani, Franca Cavagnoli, Yasmina Melaouah e Ilide Carmignani.… [ Va' avanti ]
Elizabeth von Arnim senza “effetto cartolina”
Su Stoner, il blog di Fazi Editore, prende la parola Sabina Terziani, a proposito di Elizabeth von Arnim e di Una principessa in fuga. Uno dei pericoli da evitare nella resa in italiano (e vale anche per le opere di altre scrittrici): la «patina di pittoresco stesa sul corpo vivo della letteratura».… [ Va' avanti ]
Storia di Lazarillo
Su FedericoNovaroLibri, Marta Occhipinti ripercorre la lunghissima storia editoriale di un classico spagnolo, il Lazarillo de Tormes, dal Seicento a oggi. A lungo scomparso dai cataloghi e riscoperto nel Novecento, è uno dei migliori esempi di letteratura picaresca.… [ Va' avanti ]
I dubbi del recensore
Su The New York Review of Books, Tim Parks si interroga sull’opportunità di inserire o meno in una recensione qualche osservazione (in questo caso negativa) sulla qualità della traduzione. Un problema non di poco conto: è difficile farsi un’opinione estraendo una piccola frase da un’opera vasta e impegnativa.… [ Va' avanti ]
Gli stivali di Stalin, di Claudia Tatasciore
Oggi, 23 ottobre, cade l’anniversario della rivoluzione ungherese del 1956. Ospitiamo eccezionalmente una Quinta di copertina con contributi fotografici.
Gli stivali di Stalin
di Claudia Tatasciore, autrice di Noémi Szécsi, Il Montecristo comunista, Sesto San Giovanni, Mimesis Edizioni, 2017 (da Noémi Szécsi, Kommunista Monte Cristo, Budapest, Europa Kiadó, 2014; prima edizione: Budapest, Tericum Kiadó, 2006).
L’italiano e la rete
Fino a domenica 21 ottobre, in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo, grazie all’Accademia della Crusca è scaricabile gratuitamente il libro elettronico L’italiano e la rete, le reti per l’italiano, a cura di Giuseppe Patota e Fabio Rossi. L’italiano è messo in pericolo dalla rete, sotto i colpi dell’inglese, delle abbreviazioni, degli errori e delle faccine? Oltre i facili allarmismi e i luoghi comuni, la comunicazione che attraversa la rete assume caratteristiche specifiche che rappresentano un’evoluzione, più che una minaccia per la nostra lingua.… [ Va' avanti ]