Il n. 16 di «tradurre» – primavera 2019

È disponibile il n. 16 di «tradurre» – primavera 2019. Paolo Magagnin ci fa scoprire il panorama della letteratura cinese tradotta in Italia nell’ultimo decennio. Paola Mazzarelli intervista Yasmina Melaouah, riflettendo su come sia cambiato negli anni il lavoro del traduttore. Giorgio Ferri descrive l’evolversi dell’approccio traduttivo di Leone Ginzburg, mentre Giulia Baselica racconta della ricezione italiana di Bulgakov negli anni della contestazione. E poi alcuni strumenti per tradurre dallo spagnolo, a cura di Natalia Peñín Fernández, i profili di LTit, le Quinte di copertina, le recensioni e molto altro ancora. Buona lettura! … [ Va' avanti ]

Ottant’anni per tradurlo: Finnegans Wake in versione completa

Ottant’anni fa, il 4 maggio 1939, veniva pubblicato a Londra Finnegans Wake, l’ultimo romanzo di James Joyce. Si completa ora l’impresa avviata nel 1982 da Luigi Schenoni, traduttore dei Libri I e II, e portata a termine da Enrico Terrinoni e Fabio Pedone (Libri III e IV). Nella pagina degli Oscar Mondadori, potete ripercorrere in breve la storia italiana dell’opera e leggere l’intervento di Terrinoni e Pedone.… [ Va' avanti ]

Un modo fondamentale dell’essere

Su Doppiozero Franco Nasi ragiona a partire dalle riflessioni teoriche contenute in Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura di Enrico Terrinoni (il Saggiatore).
«Le duecento pagine di Oltre abita il silenzio […] ci portano a pensare alla traduzione non come attività meccanica, ma piuttosto come un modo fondamentale dell’essere.»

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La condizione umana di André Malraux in una nuova veste

La condizione umana di André Malraux è uscito nel 2018 per Bompiani nella nuova traduzione di Stefania Ricciardi, mandando in pensione la storica versione di Antonio Radames Ferrarin datata 1934 (!). Non tutti la pensano allo stesso modo. Su Pangea la traduttrice dialoga con un entusiasta Davide Brullo; in una recensione insolitamente molto dura, apparsa il 6/1/19 su “Alias” de il manifesto e poi ripresa in forma integrale su Le parole e le cose, Pierluigi Pellini ha invece riscontrato molte mancanze. Qualche fraintendimento dell’originale, ma soprattutto, dal punto di vista editoriale, l’assenza di qualsiasi presentazione critica per un romanzo che, forse, dà qualche segno di vecchiaia. … [ Va' avanti ]

Il grande poema epico dell’India: il Rāmāyaṇa in italiano

Il Rāmāyaṇa, il celebre poema sanscrito dell’India antica composto da circa 24000 strofe, torna in una nuova traduzione in tre volumi edita da Mimesis, con note critiche e glossario (a cura di Saverio Sani, Carlo Della Casa, Vincenzina Mazzarino, Agata Pellegrini e Tiziana Pontillo). Tra le recensioni, segnaliamo quella di Emanuele Trevi su «La Lettura» del 27 gennaio 2019 e quella di Cinzia Peruccini su «L’Indice dei libri del mese» di aprile 2019. Se preferite ascoltare la radio, potete recuperare la puntata di Fahrenheit di Radio 3 in cui dialogano Saverio Sani e il regista teatrale Roberto Rustioni, che ha portato il Rāmāyaṇa in scena. … [ Va' avanti ]