Sul magazine PEM dell’Enciclopedia Treccani, Antonio Menniti Ippolito, docente di storia moderna all’Università di Cassino, affronta una questione non da poco. Grazie alla traduzione, in Italia accogliamo opere provenienti da più parti del mondo, mentre il mondo anglosassone si dimostra più refrattario all’apporto delle altre lingue. Per chi si occupa della storia, di arte o di cultura specificamente italiana, conviene davvero pubblicare direttamente in inglese? Da un lato ci si rivolge a molte più persone, ma dall’altro si corre il rischio di alimentare un circuito chiuso in una sola lingua.