Su Le parole e le cose potete leggere il saggio introduttivo di Massimo Fusillo a Letterature comparate, a cura di Francesco de Cristofaro (Carocci). Fra i moltissimi temi, non può mancare la traduzione. Citiamo: “[…] non bisogna considerare la traduzione una perdita, un’approssimazione, una degradazione, un elemento marginale; al contrario, come gli adattamenti, di cui parleremo più in là, le traduzioni (soprattutto se opera di artisti) possono arricchire a loro volta l’originale, e in ogni caso gli danno vitalità, lo ibridano, lo rendono plurale, aperto, dinamico, sottoponendolo a una metamorfosi continua”.