Sul Corriere della Sera dell’8 maggio 2013, Matteo Collura parla della ripubblicazione de Il rosso e il nero di Stendhal, con un titolo lievemente diverso. Rosso e nero, nella traduzione di Aldo Palazzeschi (a cura di Francesca Mecatti, premessa di Massimo Colesanti, Edizioni di Storia e Letteratura-Università degli Studi di Firenze). Come ricorda Collura, le vicende di Julien Sorel hanno visto susseguirsi nei decenni un gran numero di traduzioni, firmate da nomi di spicco, tra cui Massimo Bontempelli, Mario Lavagetto e Maurizio Cucchi. Che sia una buona occasione per un confronto?