Voci della traduzione, Forlì (entro 30/3)

DIT (Dipartimento di Interpretazione e Traduzione), Università Alma Mater, Bologna-Forlì

CRIX (Centre des Recherches italiennes, EA 369), Université Paris Ouest Nanterre La Défénse

Do.Ri.F, Centro di documentazione e di Ricerca per la didattica della lingua francese nell’Università italiana

Convegno internazionale

Forlì, 15/16 ottobre 2015

Voci della traduzione

tradurre, trasformare, riformare

Progetto scientifico:

Lucia Quaquarelli, Licia Reggiani 

Comitato scientifico internazionale

Chiara Elefante, Danielle Londei, Christophe Mileschi, Myriam Suchet

Organizzazione: Chiara Denti, Gianna Tarquini

Gli attuali movimenti transnazionali di idee e opere, l’esperienza delle scritture postcoloniali e l’affermazione crescente di pratiche di narrazione “diffusa”, cross-mediale e collaborativa, oltre a forzare i confini tra le tradizioni nazionali, le discipline, i media e le loro abituali dinamiche di scambio e contatto, mettono in scacco ogni gerarchia tra originale e sue “traduzioni” (inter o intralingusitiche, intersemiotiche), minano dall’interno la norma monolingue e compromettono l’idea della traduzione come transfert, passaggio, ponte, chiedendoci di rivedere alcune nozioni traduttive centrali come lingua di origine/lingua d’arrivo, fedeltà, rispetto, trasparenza, equivalenza, leggibilità, differenza…

L’atto traduttivo, poi, è un atto fortemente condizionato, inserito in un paesaggio culturale fortemente gerarchizzato, attraversato da forti imperativi discorsivi, produttivi, commerciali e politici. E l’atto traduttivo è oggi, anche, il luogo (metaforico e procedurale insieme) della creazione, dell’immaginazione e della “speranza” (Martha Nussbaum), il luogo a partire dal quale ridisegnare (configurare) i rapporti tra le lingue e i paesi entro un paesaggio eterolingue che è figura dell’esplosione delle frontiere tra le lingue e segno dell’urgenza di decostruire e trasgredire l’idea che la differenza distingue e divide.

Il convegno “Voci della traduzione” intende proporsi come luogo di riflessione sulle trasformazioni in corso, chiamando gli studiosi a confrontarsi con alcune questioni centrali:

  • Estetica, etica e politica della traduzione

  • Traduzione come creazione

  • Traduzione come metafora del terzo-luogo

  • Traduzione e letteratura postcoloniale

  • Traduzione e eterolinguismo

  • Autotraduzione, traduzione senza originale

  • Convergenza mediatica e pratiche traduttive

  • Traduzione collaborativa

  • Traduzione come luogo dell’accessibilità (lingua dei segni…)

Le proposte, di un massimo di 300 caratteri, devono essere inviate via mail entro il 30 marzo 2015 a

Lucia Quaquarelli / lquaquarelli@u-paris10.fr

Licia Reggiani / licia.reggiani@unibo.it

La conferma di accettazione delle proposte sarà inviata, sempre via mail, entro il 30 aprile 2015.