Sul Venerdì di Repubblica del 26/7/13, Marco Filoni dedica una lunga pagina al mestiere del traduttore, che cerca di sfuggire al “vecchio stereotipo della traduttrice donna col doppio cognome, il gatto sulle ginocchia e la tazza di tè sulla scrivania”. Fra i pareri illustri raccolti da Filoni, ci sono quelli di Yasmina Melaouah, Anna Nadotti e Martina Testa.
Il titolo del nostro post fa riferimento alle eccellenti condizioni lavorative di chi traduce dal danese, raccontate nell’articolo da Bruno Berni.