«Begin again»: senso, suono e trasformazioni della lingua notturna in Finnegans Wake
Con Fabio Pedone, Enrico Terrinoni, modera Elisabetta Risari.
Con la sua lingua polimorfa, intensamente musicale e onirica, ricca di echi e irradiazioni simultanee, Finnegans Wake mette alla prova in modo estremo ogni teoria e pratica della traduzione. Accostarsi a Finnegans Wake e all’idea della sua traduzione impossibile in questo seminario significa interrogarsi a fondo sui presupposti del tradurre, sul ruolo e sulla libertà del traduttore in un’opera che chiede al lettore una curiosità enciclopedica associata pur sempre a un abbandono quasi infantile: al fiume dei suoni, ai giochi pirotecnici del senso multiplo che compongono la fluttuante pun machine del testo. Come ha scritto Umberto Eco, l’opera di Joyce chiede al traduttore italiano di far compiere alla lingua un salto prodigioso, arrivando a farle «esprimere ciò che essa prima non sapeva fare».
Sabato 21 maggio, h 10
Laboratorio Formentini
Via Formentini, 10
Milano
Ingresso libero con prenotazione all’indirizzo rsvp@laboratorioformentini.it