Nel 1961, due anni dopo il Nobel, Salvatore Quasimodo incontrò a Lugano Pericle Patocchi, il suo traduttore francese, davanti alle telecamere dell’allora RSI (oggi TSI). Il programma si chiamava Biblioteca e ora si può ascoltare e vedere l’intervista in cui il poeta siciliano parla di traduzione poetica come di uno «scendere profondamente nel modo di pronunziare di quel dato poeta».