Laboratorio di traduzione dal tedesco con Ada Vigliani, Roma (20/11/2014)

Alla Casa delle Traduzioni giovedì 20 novembre ore 13,30-15,30 / 16,30-18,30

Ada Vigliani

Katja Petrowskaja e la scrittura della distanza  

Laboratorio di traduzione dal tedesco 

Nata a Kiev nel 1970, Katja Petrowskaja, ucraina di origine ebraica e di lingua russa, si trasferisce a Berlino nei primi anni della riunificazione, per proseguire i suoi studi di germanistica. E presto elegge la capitale tedesca a sua stabile residenza. Ora scrive in tedesco e con Vielleicht Esther, il suo romanzo d’esordio, vincitore del prestigioso Premio Bachmann nel 2013 e del premio “Aspekte” della Radiotelevisione tedesca, è entrata subito a buon diritto fra i più importanti autori della letteratura della migrazione, ormai fiorente nei paesi di lingua tedesca con autori di lingua madre turca, croata, serba, slovena, ungherese e russa.

Con il suo libro la Petrowskaja racconta infatti  la propria ricerca delle origini, ricompone, risalendo per i suoi numerosi rami, il proprio albero genealogico, mettendo in luce le vite, i tratti psicologici e le vicende di nonni, bisnonni, zie e zii, quasi tutti appartenenti alla grande diaspora ebraica dell’Est europeo, scomparsa – tranne poche eccezioni – nei campi di concentramento di Auschwitz, Mauthausen e Treblinka o nella fossa di Babij Jar. Lo fa con una scrittura molto particolare, con frequenti accenni e paragoni alla sua lingua madre, il russo, con sprazzi di yiddish o di ebraico, lasciando trasparire o rivelando a gran voce la distanza che la separa ormai dal suo passato russo (e sovietico) ma anche quella – necessariamente incolmabile – con il tedesco, che pure ha eletto a sua lingua ritrovata, in omaggio a quell’idioma conculcato che è lo yiddish, in quanto lingua germanica, quello yiddish parlato dai suoi nonni e bisnonni ebrei, vissuti a Vienna, Varsavia, Odessa, Kiev … Una scrittura della distanza, che si articola in lunghi, lunghissimi periodi prevalentemente paratattici, ricchi di assonanze, allitterazioni, giochi di parole, con il respiro del testo che alterna levità e rilassamento ad affanno e smarrimento.

 

Ada Vigliani ha studiato filosofia e letteratura tedesca alle università di Torino e di Salisburgo. A partire dal 1982 ha tradotto per varie case editrici (Mondadori, Einaudi, Adelphi, Zandonai, Marsilio) opere di autori tedeschi classici e contemporanei (letteratura e filosofia), tra i quali J.W. Goethe, Arthur Schopenhauer, Robert Musil, Alfred Polgar, Elias Canetti, Hermann Broch, Ernst Jünger, Robert Walser, Fred Wander, Jan Assmann, Hermann Hesse, Jenny Erpenbeck,  Stefan Zweig, Katja Petrowskaja e l’opera completa di W.G. Sebald. Per alcuni anni ha insegnato lingua, letteratura tedesca e filosofia al Conservatorio di Torino. Ha collaborato a Tuttolibri (“La Stampa”) ed è lettore editoriale per Adelphi. Ha tenuto corsi sull’ analisi del testo e sulla traduzione presso la Scuola Tutteuropa, nonché workshop e seminari presso vari istituti. Sui suoi autori (in particolare su Musil e Sebald) ha tenuto conferenze e scritto articoli e saggi.

Iscrizione a casadelletraduzioni@bibliotechediroma.it entro il 14 novembre alle ore 12.

Riservato ai possessori Bibliocard. Posti disponibili: 15.