La condizione umana di André Malraux è uscito nel 2018 per Bompiani nella nuova traduzione di Stefania Ricciardi, mandando in pensione la storica versione di Antonio Radames Ferrarin datata 1934 (!). Non tutti la pensano allo stesso modo. Su Pangea la traduttrice dialoga con un entusiasta Davide Brullo; in una recensione insolitamente molto dura, apparsa il 6/1/19 su “Alias” de il manifesto e poi ripresa in forma integrale su Le parole e le cose, Pierluigi Pellini ha invece riscontrato molte mancanze. Qualche fraintendimento dell’originale, ma soprattutto, dal punto di vista editoriale, l’assenza di qualsiasi presentazione critica per un romanzo che, forse, dà qualche segno di vecchiaia.