Su Doppiozero, un interessante scambio di vedute nei commenti a proposito di John Barth, uno dei padri della letteratura postmoderna, di cui è appena uscita una selezione di saggi per minimum fax (L’algebra e il fuoco, traduzione di Damiano Abeni, cura di Martina Testa). Da un lato, Federico Francucci, nelle vesti di appassionato lettore, che reclama più Barth per tutti, nella saggistica ma anche nella narrativa. Dall’altra parte, il realismo di Martina Testa, nelle vesti di direttore editoriale: ” (…) anche solo pubblicare questa piccola scelta di saggi è stata un’operazione commercialmente rischiosissima, anzi no, voglio dirla tutta: commercialmente fallimentare”. Non si può tradurre tutto, purtroppo…
Alla domanda “Perché leggere John Barth?” risponderanno il traduttore Damiano Abeni e Giordano Tedoldi, nell’incontro di mercoledì 26 febbraio alla libreria minimum fax di Roma (a Trastevere).