Finalmente è entrato nei «Meridiani» Mondadori il Tristram Shandy di Laurence Sterne, nella nuova edizione a cura di Flavio Gregori tradotta da Flavia Marenco de Steinkühl.
Su “L’Indice dei Libri del Mese” di gennaio 2017, Giuseppe Sertoli ha sottolineato le differenze con la più nota traduzione precedente di Antonio Meo, che risale al 1958.
«Meo aveva drasticamente “normalizzato” la scrittura sterniana suddividendola in paragrafi, ripristinando la sintassi […]. Quasi a compensare un simile “tradimento”, Meo si era sforzato di riprodurre il “passo” di quell’oralità che è caratteristica della scrittura sterniana, ma l’agilità così ottenuta era stata pagata a prezzo di una eccessiva disinvoltura […]. Flavia Marenco punta invece su una meticolosa aderenza all’originale, forse un po’ “legata” all’inizio ma via via sempre più sciolta, che consente al lettore di entrare in tutte le pieghe e i risvolti – anche grafici – della pagina sterniana.»