Giovedì 16 gennaio 2014 ore 17,30-19
Andrea Angiolino e Beatrice Parisi
Le parole in gioco
Giochi e giocattoli sono presenti in tutte le culture, con mille nomi e mille varianti locali. Ma se certi bambini genovesi giocano a pampano (detto anche campana, o settimana, o mondo…) esattamente come certi bambini russi di cui racconta Rodari nei suoi libri, non è detto che quelli del quartiere accanto usino le stesse regole e chiamino nello stesso modo questo passatempo. Che per Julio Cortázar diventa gioco letterario e titolo del suo libro più noto. Affronteremo quindi il tema di come i giochi si trasformino nel tempo e nello spazio e di come il traduttore possa renderne appropriatamente nomi e terminologia. Non solo per tradurre regolamenti di gioco, ma anche per rendere al meglio le numerose citazioni ludiche in opere letterarie e di saggistica. In un labirinto di scacchiere e tabelloni, segnalini e pedine, tessere e gettoni, dadi poliedrici e carte non collezionabili.
Martedì 21 gennaio 2014 ore 17-18,30
Giovanni Cappiello
Le indecifrabili notizie. Un’esperienza di ascolto alla ricerca del significato della musica
Ma è proprio vero che la musica, come diceva Eduard Hanslick «consiste di una serie di suoni e di forme sonore, che non hanno altro contenuto che se stesse»? È davvero impossibile che un’opera musicale possa – almeno in qualche caso – comunicare un messaggio, indicarci un significato preciso, mostrarci un contenuto? La domanda è complessa e, se pure ha una risposta, non l’ha ancora trovata. In ogni caso è possibile tentare un esperimento cercando di ipotizzare ciò che un brano ci vuole dire senza utilizzare altro ausilio che le nostre capacità percettive. Sarà un’esperienza dove l’ascolto assumerà le caratteristiche del gioco di società; dopo aver ascoltato il brano (una breve opera orchestrale) ne tenteremo un’analisi “collettiva” cercando di evidenziarne le caratteristiche salienti per capire se da esse sia possibile pervenire a un significato condiviso e intuirne il titolo. Strumenti multimediali ci permetteranno di confrontare varie sezioni del brano, di accostare alcuni passaggi per rilevarne differenze e similitudini fino a cercare di svelare le “indecifrabili” notizie che la musica tenta di raccontarci.
Giovedì 23 gennaio ore 17,30-19
¡eres un cielo!Presentazione del Dizionario spagnolo-italiano di frasi idiomatiche, colloquiali e gergali di Secundí Sañé e Giovanna Schepisi, Zanichelli 2013. Beatrice Parisi dialoga con gli autori
Se possiamo intuire il significato della frase a cielo abierto, non altrettanto possiamo dire per clamar al cielo, e se qualcuno ci dice ¡eres un cielo! oppure che calzas muchos puntos, dobbiamo offenderci o sentirci lusingati? La risposta è nello Spagnolo idiomatico, che registra oltre ventiseimila combinazioni di parole che insieme hanno assunto significati spesso molto distanti da quelli d’origine. Le traduzioni sono espressioni italiane equivalenti e di pari registro, che privilegiano la corrispondenza dei livelli d’uso rispetto all’equivalenza formale. Lo Spagnolo idiomatico si propone come un dizionario specialistico, a complemento dei dizionari bilingui tradizionali, ed è destinato soprattutto ai traduttori, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza e l’uso della lingua spagnola viva.
Martedì 28 gennaio ore 17,30-19 in occasione del Giorno della Memoria
Fuori c’è l’aurora boreale a cura di Maria Valeria D’Avino
Ruth Maier era una profuga ebrea austriaca. Nata a Vienna nel 1920, emigrata in Norvegia nel 1939 e morta ad Auschwitz nel 1942. La sua esistenza è documentata nei diari conservati dalla sua amica norvegese, la poetessa Gunvor Hofmo, ma venuti alla luce sessantacinque anni più tardi, dopo la morte di lei. Pubblicati in Norvegia nel 2007, i diari hanno destato un interesse immenso, sia per la qualità narrativa, sia per il valore unico di testimonianza sulla sorte degli ebrei in Norvegia durante la seconda Guerra Mondiale. La lettura dei diari è un appassionante incontro narrativo con una ragazza dai molti talenti artistici, curiosa e innamorata della vita. Un importante quotidiano norvegese ha definito il libro “un’autobiografia ipermoderna”. I diari di Ruth Maier sono tradotti nelle principali lingue europee. In Italia sono stati pubblicati dalla casa editrice Salani con la traduzione di Maria Valeria D’Avino, che racconterà la storia del libro e della traduzione.