La 25a edizione del Festival Letteratura avrà luogo da mercoledì 8 a domenica 12 settembre 2021.
Vi segnaliamo alcuni incontri dedicati alla traduzione all’interno del ricchissimo programma.
Tutti i giorni
SCARTI DI TRADUZIONE
eXtemporanea, 10:00 > 19:00 la zanzara
“Le parole costruiscono mondi e il linguaggio è una delle grandi forze geologiche dell’Antropocene” (Robert Macfarlane, Underland). Dove stiamo andando noi e l’Antropocene? Partendo dal tema di quest’anno, “Scarti”, a Scienceground ci cimenteremo in una della attività umane che produce scarti in maggior quantità: la traduzione. L’utilizzo di software di traduzione e il predominio della lingua inglese ci portano a una domanda inevitabile: come si può tradurre oggi? Noi proponiamo di provare… giocando! Insieme scopriremo connessioni e opposizioni tra parole e – soprattutto! – scarteremo significati. La nostra creatività sfiderà i migliori algoritmi per esplorare mondi pieni di lonfi, gnacchi e timparlini, e crearne di nuovi.
Mercoledì 8 settembre
PRIMA LA POESIA DELLA PROSA. Jón Kalman Stefánsson con Silvia Cosimini e Silvia Righi. ore 16:30, Palazzo della ragione, €7
Insieme alla sua traduttrice italiana Silvia Cosimini e a Silvia Righi, Stefánsson racconterà al pubblico presente le sue produzioni giovanili e i suoi esordi nel mondo editoriale. L’autore parlerà in islandese, con interpretazione consecutiva in italiano.
Giovedì 9 settembre
L’ULTIMO VIAGGIO DI ULISSE. Nicola Crocetti con Daniele Piccini e Antonio Spadaro, ore 16:30, Palazzo della ragione, €7
L’Odissea del poeta cretese Nikos Kazantzakis non è soltanto il titolo della sua opera più rilevante, ma può certamente valere anche come metafora delle travagliate peripezie dalla matrice eroica. Non solo perché l’impresa di dare un seguito al poema omerico può sembrare gravosa in partenza, ma anche per la mole di lavoro conseguitane: tredici anni di stesure autografe, fino a una definitiva versione di 33.333 versi che proseguono in chiave filosofica novecentesca l’opera originale, attraverso un’operazione di riscoperta linguistica estremamente complessa che “ha salvato dall’estinzione migliaia di termini popolari raccolti dalla bocca di pastori, contadini, pescatori e abitanti di isole e villaggi dell’Egeo”. Imbattutosi poco più che ventenne in quest’opera, Nicola Crocetti ha provato il desiderio di tradurla per tutta la vita: nel 2013 – e per i successivi sette anni – ha scandagliato testi e memorie alla ricerca del termine perfetto da utilizzare per “l’Arca di Noè” lessicale costruita da Kazantzakis. Di questa appassionante sfida, Crocetti discute insieme al filologo e poeta Daniele Piccini e al critico letterario e teologo Antonio Spadaro.
Venerdì 10 settembre
DUE PUNTI puntata 3 – Ciò che parla al presente
Ospiti Massimo Bacigalupo e Carmen Gallo, conduce Silvia Righi, 18:30 radio Festivaletteratura
Rimettere in circolo le parole del passato significa testarne il valore, la resistenza ai legami col tempo e con ciò che erano state create per esprimere. Tuttavia, nessun verso rimane uguale a sé stesso, nessun sintagma e nessuna lingua possono dirsi immuni ai nuovi sguardi che li indagano. Nella traduzione a cura di Carmen Gallo, La terra di Eliot non è desolata ma devastata: Gallo ritraduce e riplasma un poema di morte e rinascita che, ad oggi, non ha mai smesso di parlare ai suoi lettori. Sarà compito di Massimo Bacigalupo, invece, ripercorrere la vicenda letteraria della siracusana Elena Salibra, le cui opere in versi sono state elogiate da figure del calibro di Maurizio Cucchi e Cesare Garboli, e raccolte postume nel volume Dalla parte dei vivi. La poesia di Salibra, focalizzata sull’espressionismo linguistico, trova le sue radici più profonde nel rapporto vitale con la Sicilia e nel tema della malattia come svelamento della realtà.
Programma completo in pdf