Il Festival delle Letterature Migranti di Palermo accoglie la sezione “Lost (and found) in translation”, curata da Eva Valvo e frutto di una collaborazione fra i traduttori editoriali di Strade e ANITI.
Mercoledì 27 ottobre
Ore 11:00 Palazzo Branciforte | Sala dei 99
Terramare, un arcipelago di storie. Leggere Ursula K. Le Guin
Un’introduzione alla scrittura di Ursula K. Le Guin (1929-2018), autrice statunitense di romanzi fantasy e fantascientifici che vanno ben oltre la cosiddetta “letteratura di genere”. L’universo fantastico di Terramare è un arcipelago di storie e temi di grande attualità quali la pace, l’identità, il femminismo e il rapporto con l’ambiente, che si esprime con linguaggi diversi, dalla letteratura ai giochi di ruolo (Dungeons & Dragons), dalle serie tv al cinema d’animazione (I racconti di Terramare di Gorō Miyazaki, 2006). Maria Bastanzetti presenta l’opera di Ursula K. Le Guin e racconta la propria esperienza di traduttrice di alcuni suoi libri. Modera Eva Valvo.
Giovedì 28 ottobre
Ore 11:30 Palazzo Branciforte | Sala dei 99
Parlare la lingua dei draghi. A scuola di… translation slam!
Torna per il terzo anno consecutivo la sfida di traduzione letteraria tra alunni delle scuole palermitane, guidati da traduttori professionisti. Agli studenti è stato proposto un testo fantasy di Ursula K. Le Guin, tratto dal ciclo di culto La saga di Terramare. Una giuria composta da traduttori professionisti discuterà le scelte traduttive degli studenti e decreterà la classe vincitrice. Moderano Barbara Teresi ed Eva Valvo.
Sabato 30 ottobre
Ore 18:00 Palazzo Branciforte | Sala dei 99
Traduzione, ultima frontiera. La fantascienza in parole e immagini
Incontro con Flora Staglianò, traduttrice e adattatrice, e Silvana Palumbieri, regista. Modera Eva Valvo.
Nel mondo contemporaneo l’immaginario fantascientifico è sicuramente transmediale e attraversa linguaggi e generi diversi, da Mary Shelley a Margaret Atwood, passando per opere note e meno note. Partendo dalla visione del documentario “La fantascienza in tv” (Rai Teche 2020) di Silvana Palumbieri, saranno presentati alcuni romanzi e racconti di fantascienza trasposti in lungometraggi e serie televisive. Con Flora Staglianò si analizzeranno in particolare le problematiche relative alla traduzione e all’adattamento.
Domenica 31 ottobre
Ore 17:00 Palazzo Branciforte | Sala dei 99
Oltre i pregiudizi e la fascinazione orientalista: tradurre l’arabo
Il lavoro del traduttore, si sa, non è solo di natura linguistica. Tradurre, infatti, significa avviare un processo di mediazione culturale ma anche di genere. Combattuto tra addomesticamento ed estraniamento del testo, sempre alle prese con diglossia, specificità culturali, termini ed espressioni intraducibili, il traduttore arabista porta avanti un lavoro molto complesso, delicato e di grande responsabilità. Dare voce in italiano alle scrittrici e agli scrittori di lingua araba significa non soltanto aprire una finestra su una realtà sociopolitica complessa e su storie di vita inevitabilmente intrecciate a tessuti sociali e politici difficili, ma soprattutto veicolare la bellezza di una lingua e di tante culture al di là degli stereotipi correnti, oltre i pregiudizi e gli esotismi di stampo orientalista.
Dialogo con Elisabetta Bartuli e Barbara Teresi, traduttrici e scout di letteratura araba contemporanea. Modera Valentina Di Bennardo.