Esattamente cento anni fa, il 14 novembre 1913, Marcel Proust pubblicava a sue spese per Grasset Du côté de chez Swann, il primo volume di quella cattedrale della letteratura intitolata À la recherche du temps perdu. Anche lingue lontanissime dal francese hanno tradotto il capolavoro proustiano. E le lingue vicine? In spagnolo, il primo a intraprendere la traduzione fu il giovane Pedro Salinas, che però non completò l’impresa. El País celebra il centenario di En busca del tiempo perdido intervistando i più recenti traduttori proustiani, Mauro Armiño, María Teresa Gallego e Amaya García, e Carlos Manzano. Dice Manzano che la traduzione gli è risultata particolarmente facile (beato lui!).