A proposito dell’articolo di Enrico Terrinoni pubblicato sul n. 7 di «tradurre», ci ha scritto Lamberto Tassinari, giustamente citato riguardo alla questione Florio-Shakespeare. Tassinari sottolinea che, quando Terrinoni scrive: «Approcci meno audaci si limitano a ipotizzare la sua mano diretta [di Florio] etc.etc», non osa poi avventurarsi nemmeno un millimetro sul terreno della Shakespeare Authorship Question. Non è tanto questione di audacia, a suo parere, quanto di verità, ossia di filologia e di storia.
Enrico Terrinoni risponde che la missione del suo intervento non era entrare nel merito della questione Florio-Shakespeare, ma introdurre la figura di Florio, e nello specifico le sue riflessioni traduttologiche; per questo si è limitato ad accennare, dandone conto anche in bibliografia, alla teoria della possibile attribuzione a Florio delle opere di Shakespeare.
Siamo lieti di questo dibattito e siamo aperti ad altri contributi.