
L’immaginario di molte generazioni di ragazze si è confrontato con la lettura di Little Women or Meg, Jo, Beth and Amy, ovvero Piccole Donne. Nel tempo la saga delle sorelle March ha conosciuto analisi e interpretazioni diverse, ma ha sempre costituito una lettura su cui milioni di donne si sono formate durante l’infanzia e l’adolescenza.
L’ultima edizione di Piccole Donne, appena pubblicata grazie alla nuova traduzione di Stella Sacchini e con la postfazione di Nadia Terranova, ci dà l’opportunità di cogliere con uno sguardo e intensità nuovi questo classico della letteratura femminile americana e anche la sua autrice, Louisa May Alcott. Ma perché e come affrontare la nuova traduzione di Piccole Donne? Cosa svela di nuovo questo testo, sia dal punto di vista del processo traduttivo che da quello specificamente letterario? L’incontro sarà l’occasione per affrontare alcune problematiche emerse nel corso della traduzione insieme a spunti e riflessioni su questo classico da leggere e rileggere ancora.