Sul Corriere della Sera del 12/1/16, Luciano Canfora ha sottolineato la ricchezza degli scambi culturali tra mondo greco, arabo e bizantino, muovendo dal libro di Tullio Gregory Translatio linguarum. Traduzioni e storia della cultura (Olschki). Dopo il salto, trovate una breve nota riassuntiva del nostro redattore Emanuele Zimbardi e il link all’articolo di Canfora.
La breve recensione di Canfora offre numerosissimi spunti per l’approfondimento di un tema fondamentale della cultura greca: il suo debito verso l’Oriente, che, a causa del pregiudizio della sedicente superiorità dell’Occidente, spesso non viene messo sufficientemente in rilievo. È vero che i Greci sono stati tradotti sia dal mondo latino negli ultimi secoli della repubblica romana sia dal mondo siriaco nel tardoantico, e conseguentemente da quello arabo nell’epoca aurea del califfato di Bagdad (IX secolo). Tuttavia, la cultura fondamentale dei Greci si è nutrita sin dalle origini dall’Asia. Non bisogna dimenticare che i poemi omerici, in specie l’Iliade, fanno molti riferimenti alla realtà dell’Asia Minore. Esiodo, il grande cantore greco della cosmologia e della genealogia divina, condivide molti motivi dell’epica orientale, addirittura già mesopotamica. Del resto, nei Greci stessi, la consapevolezza che molto della loro cultura proveniva da Est è espressa frequentemente negli autori antichi: le lettere dell’alfabeto, ci dice Erodoto, sono denominate “lettere fenicie”; Platone narra nel Fedro il mito dell’egizio Theut, inventore dell’alfabeto presso i Greci; il debito verso l’Egitto viene riconosciuto dallo storico augusteo Diodoro Siculo. L’epoca della massima mescolanza tra il mondo greco e quello orientale è certamente quella ellenistica, a seguito della creazione di un enorme impero greco multietnico, fino quasi all’odierno confine di Iran e Pakistan, da parte di Alessandro Magno. Non a caso, in epoca ellenistica e imperiale, si collocano come fenomeno saliente dell’interscambio culturale tra mondo greco e mondo orientale le più importanti traduzioni nel mondo greco, quelle decisive per l’intera cultura occidentale: la celebre Bibbia dei Settanta ne è certamente l’emblema.