Dal 28 al 30 settembre torna per la seconda volta a Genova, nella prestigiosa sede di Palazzo Ducale, Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente organizzata da ODEI.
Vi segnaliamo alcuni incontri dedicati alla traduzione.
Venerdì 28 settembre
Ore 17: Parole viventi, Sala Liguria, a cura di Manni. Sguardi viventi — edoardo sanguineti. Edoardo Sanguineti è stato poeta, scrittore, traduttore, critico, politico, con incursioni nel teatro, nella musica, nelle arti visive; a Genova ha insegnato all’Università dal 1974 al 2000, ed è stato candidato sindaco nel 2006. Novissimum testamentum, del 1986, è stato uno dei primi titoli di Manni, che ha in catalogo altri sei libri di Sanguineti e con quest’incontro vuole ricordare la multiforme e sfaccettata personalità di uno dei più grandi intellettuali del Novecento. Con Marco Berisso, Giuliano Galletta, Erminio Risso ed Enrico Testa.
Sabato 29 settembre
Ore 12: Parole viventi, Sala Munizioniere, a cura di BOOK PRIDE. Lingua vivente — il francese. Ogni lingua è un animale. Qualcosa di vivo e in divenire, una sostanza selvatica che proviamo invano (per fortuna) a domare. Ad avere a che fare con questo animale sono tutte le persone che parlano e che scrivono. Tra queste, al traduttore letterario tocca il compito di percorrere quel ponte di corda che collega una lingua di partenza a una d’arrivo. A dialogare sulla vitalità e sulle peculiarità del francese letterario, Lorenzo Flabbi – traduttore, tra gli altri, di Annie Ernaux – e Gabriella Bosco – traduttrice, tra gli altri, di Philippe Forest. Con Gabriella Bosco e Lorenzo Flabbi. Modera Filippo D’Angelo.
Ore 18: Forme del male, Kids in the City, a cura di Meltemi. La verità vincerà di Luiz Inácio Lula da Silva. Primo presidente brasiliano di sinistra a cinquant’anni dalla destituzione forzata di João Goulart, capo dello Stato per due mandati consecutivi, primo ex presidente a finire in carcere per reati comuni. Luiz Inácio Lula da Silva – per tutti Lula – racconta le sue verità nel primo libro-intervista a essere tradotto in italiano. Dall’attività sindacale alla recente inchiesta Lava Jato, l’ex presidente brasiliano ripercorre la sua parabola politica e consegna alla storia la sua versione dei fatti. Con la traduttrice Ada Milani e Bruno Barba.
Ore 19: Parole viventi, Sala Storia Patria, a cura di BOOK PRIDE. Sguardi viventi — David Foster Wallace. Scomparso nel settembre del 2008, David Foster Wallace è probabilmente lo scrittore che più ha influenzato i narratori della sua generazione, lasciandosi percepire come una specie di fratello maggiore, qualcuno che a partire da un’intelligenza prodigiosa ha avuto la capacità di guardare il reale in tutta la sua strutturale complessità. A dieci anni dalla sua morte, BOOK PRIDE vuole ricordare l’autore di Infinite Jest e di Una cosa divertente che non farò mai più attraverso un dialogo che coinvolge Daniele Giglioli e Martina Testa, che di David Foster Wallace è stata traduttrice. Modera l’incontro Francesco Guglieri.
Domenica 30 settembre
Ore 12: Parole viventi, Sala Minor Consiglio, a cura di Il Canneto. Montale, L’oscura primavera di Sottoripa e Quaderno di traduzioni. Il legame con la Liguria – una terra che, logorata dal progresso e dall’inevitabile scorrere della vita umana, non è possibile rivivere se non attraverso i ricordi di gioventù – e quello con le letterature straniere: due punti di vista per raccontare il Montale uomo, oltre che il Montale poeta, con le sue umane contraddizioni e le sue passioni meno note. Con Bianca Montale e Stefano Verdino.
Ore 12: Parole viventi, Sala Munizioniere, a cura di BOOK PRIDE. Lingua vivente — l’inglese. Ogni lingua è un animale. Qualcosa di vivo e in divenire, una sostanza selvatica che proviamo invano (per fortuna) a domare. Ad avere a che fare con questo animale sono tutte le persone che parlano e che scrivono. Tra queste, al traduttore letterario tocca il compito di percorrere quel ponte di corda che collega una lingua di partenza a una d’arrivo. A dialogare sulla vitalità e sulle peculiarità dell’inglese letterario, Fabio Cremonesi – traduttore, tra gli altri, di Kent Haruf – e Martina Testa – traduttrice, tra gli altri, di Jennifer Egan e David Foster Wallace. Modera l’incontro Violetta Bellocchio.
Ore 14: Parole viventi, Sala Camino, a cura di BOOK PRIDE. Le molte vite del romanzo italiano — La narrativa italiana contemporanea: lingua, forme, immaginazione. La narrativa italiana contemporanea c’è, è presente, è articolata e complessa, eppure – come una voce alla quale viene dedicato poco o nessun ascolto – continua a essere solo relativamente percepita. Daniele Giglioli — critico letterario e docente di Letterature Comparate presso l’università di Bergamo — ed Enrico Testa — poeta e docente di Storia della lingua italiana presso l’università di Genova — dialogano su quell’organismo vivente, l’italiano letterario, composto di lingua e immaginazione. Modera l’incontro Filippo D’Angelo.
Ore 16: Parole viventi, Sala Storia Patria, a cura di L’orma. Il suono di una lingua magica: Acque strette di Julien Gracq. Presentazione in anteprima assoluta di Acque strette di Julien Gracq, finalmente tradotto in italiano dopo più di quarant’anni di esitazioni editoriali. È stato a questo breve libro che l’autore (in Francia considerato un maestro di stile alla pari di Camus e Proust) ha affidato le sue pagine più trasparenti e dense. Forse – in assoluto – le più belle. Cercheranno di districarsi in questa prosa lussureggiante e sorvegliatissima il critico e scrittore Filippo D’Angelo e il traduttore e editore del testo Lorenzo Flabbi.
Ore 17: Parole viventi, Sala Minor Consiglio, a cura di Sellerio. Una variazione di Kafka. La storia di un’ossessione da lettore che molto ci dice sul potere straordinario della letteratura e delle parole che la compongono. Il lettore è Adriano Sofri, il libro – anzi il racconto – è La metamorfosi di Franz Kafka. Sofri lo percorre da una lingua all’altra, da una traduzione all’altra, da una edizione all’altra, nel tentativo di risolvere il mistero di un errore di stampa troppo strampalato per non destare attenzione. Fino a convincersi che non è affatto un errore, ma una variazione voluta dallo stesso Kafka. Un giallo delle parole che è anche frammento autobiografico di Sofri. L’autore Adriano Sofri dialoga con Christian Raimo.
Ore 18: Futuro presente, Kids in the City, a cura di Safarà. Amatka di Karin Tidbeck. Adorata da Jeff VanderMeer, accostata dal Guardian a giganti della letteratura come Le Guin, Kafka e Borges, Karin Tidbeck ha scritto una distopia acuta e bizzarra, che evoca con precisione una realtà sempre più inquietante. Amatka è una storia che esplora le possibilità più estreme del linguaggio, un’indagine romanzesca sulla potenza creatrice della parola. La traduttrice ed editrice Cristina Pascotto dialoga con Violetta Bellocchio.