Scrittori traducono scrittori, Roma (19/05/2015)

Alla Casa delle Traduzioni martedì 19 maggio 2015 ore 17.30-19

Francesco Fava

A sort of a song. Una dichiarazione di poetica in due versioni d’autore

Nei casi in cui ‘uno scrittore traduce uno scrittore’ si genera una dialettica che mette in gioco, e a confronto, non semplicemente testo originale e traduzione ma anche e soprattutto due autorialità, due poetiche, due visioni della lingua e della scrittura. Dialettica che diventa una vera e propria “costellazione plurilingue” se i poeti-traduttori sono anche autori di saggi sulla traduzione letteraria, nonché di scritti critici sull’opera dell’autore che stanno traducendo. Poesia, critica, teoria della traduzione si intrecciano allora inestricabilmente. A completare la costellazione di testi, inoltre, può contribuire la presenza di uno scambio epistolare tra poeta tradotto e poeta-traduttore. Tutti questi casi si verificano nelle traduzioni d’autore delle poesie di William Carlos Williams realizzate dal messicano Octavio Paz e dall’italiana Cristina Campo. Si esaminerà, in particolare, come tale corposo intreccio di parole proprie e altrui si condensi in un singolo testo, A sort of a song: il manifesto di poetica di Williams, che sarà analizzato a partire dalle versioni prodotte da Paz e Campo.

Francesco Fava, ricercatore in Letteratura Spagnola, insegna Traduzione Letteraria dallo Spagnolo presso l’Università IULM di Milano. I suoi principali ambiti di studio sono la poesia spagnola e ispano-americana del XX secolo, le teorie e le pratiche della traduzione letteraria, la narrativa contemporanea di lingua spagnola. Ha pubblicato una monografia su La voz a ti debida di Pedro Salinas (Amor y sombras. Una lettura de La voz a ti debida di Pedro Salinas, Pisa, ETS, 2009) e numerosi saggi in volumi o riviste italiane e straniere. Come traduttore di poesia, ha curato le edizioni italiane di: O. Paz, Pietra di sole (2007, traduzione vincitrice del Premio “Città di Monselice” per la migliore traduzione opera prima); J. Gorostiza, Morte infinita (2010); P. Salinas, Il contemplato (2012). Ha pubblicato anche traduzioni di Emily Dickinson (Io lascerò il mio cuore appena in vista, 2013), Fernando Pessoa, Luis Cernuda, nonché di romanzi e racconti di autori spagnoli e ispanoamericani (tra gli altri Alvaro Pombo, Rosalba Campra, Augusto Monterroso, Miguel Angel Asturias). Ha curato inoltre l’edizione del volume Tradurre un continente. La narrativa ispanoamericana nelle traduzioni italiane (Palermo, Sellerio, 2013) e saggi sulle traduzioni italiane dell’opera di Jorge Luis Borges, Juan Rulfo, Pedro Salinas.