Buon compleanno Nanda!

Pivano-copertina

Foto di Alessandro Moggi

Prima di salutarvi per le vacanze estive vorremmo dedicare un piccolo speciale alla nostra amatissima Fernanda Pivano, che avrebbe compiuto 100 anni lo scorso 18 luglio.

Traduttrice, critica letteraria, saggista e scrittrice, Fernanda Pivano ha attraversato un secolo, ne ha raccontato i cambiamenti aprendo il nostro sguardo alla realtà d’oltreoceano, ha sfidato le istituzioni promuovendo ogni forma d’arte e di comunicazione di controcultura dando così vita alla più grande rivoluzione letteraria e culturale del nostro Paese.

Abbiamo creato per l’occasione una rassegna di articoli dedicati a questa curiosa e instancabile ricercatrice di voci nuove che ha contribuito a modernizzare la cultura italiana.

Cominciamo con l’intenso ritratto offertoci da Mariarosa Bricchi su Doppiozero, “Le mani di Nanda Pivano”, di cui citiamo un breve estratto: «Compunta e attenta, racconta Burroughs come se parlasse di Jane Austen. Le sue pagine sono impermeabili a quella trasgressione che descrivono, ma ne restituiscono, per contrasto, la capacità di stupire, l’attrattiva e il fuoco. Il nuovo, non ne ha mai dubitato per un attimo, è un valore in sé stesso, non ha bisogno di altre precisazioni. Piuttosto, e qui sta il problema, invecchia rapidamente. Stagioni diverse generano novità diverse, e lei è lì pronta a registrarle: Fernanda Pivano ha attraversato molte epoche, proiettata all’inseguimento di quel che l’America non smetteva di inventare.»

Qualche accenno al centenario dell’ambasciatrice della Beat Generation e della letteratura e cultura americana in Italia e in Europa si può trovare in particolare su La Repubblica, Corriere della Sera, il Secolo XIX, Wired, Articolo 21, abbanews.

Segnaliamo anche che proprio il 18 luglio il canale televisivo Sky Arte ha dedicato uno speciale alla “Nanda” per ripercorrere attraverso testimonianze inedite (tra gli altri, i musicisti Laurie Anderson e Jovanotti, gli scrittori Jay McInerney e Sandro Veronesi, l’artista Arnaldo Pomodoro) la carriera e l’esistenza di una delle personalità cardine della cultura italiana. A questo link un’anticipazione esclusiva del documentario Fernanda Pivano, l’altra America, realizzato da Rossana De Michele e Stefano Senardi con la collaborazione della Fondazione del Corriere della Sera.

Tre le innumerevoli parole di stima e d’affetto apparse su tutti i giornali, e da parte dei personaggi più svariati (compreso il Presidente dalla Repubblica), in seguito alla scomparsa nel 2009 di una protagonista unica della cultura italiana nel mondo quale è stata Fernanda Pivano, abbiamo deciso di riportare qui il ricordo personalissimo dell’editore Marco Cassini, uscito in un articolo del 20 agosto 2009 per L’Altro e poi su Minima&Moralia, e quello di Chiara Valerio, pubblicato su Nazione Indiana. Sempre su Nazione Indiana è apparso nel 2010 anche un interessante articolo di Franco Buffoni che si concentra sull’attività della Pivano come traduttrice e sul suo controverso rapporto con la poesia.

Per chi volesse approfondire ulteriormente questa figura che, in fin dei conti, sembra sfuggire a ogni classificazione segnaliamo uno speciale di Rai Storia che definisce la Pivano come «la ragazza che ha scoperto l’America.»

Infine vi ricordiamo che nei Classici Bompiani sono disponibili i due volumi dei Diari di Fernanda Pivano: il primo, uscito nel 2008, copre gli anni dal 1917 al 1973; il secondo, nel 2010, gli anni dal 1974 al 2009.

Vi anticipiamo che la festa per la “Nanda” prosegue in settembre, con un incontro il 27 a Milano promosso dal Consolato americano e dall’Università Statale, e in ottobre, sempre a Milano, con un omaggio organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera: quattro serate, tre alle Gallerie d’Italia e una al Teatro Franco Parenti, per percorrere le strade da lei aperte nella letteratura americana.

Per l’autunno, inoltre, è atteso l’arrivo in libreria, sempre per Bompiani, del volume inedito Il racconto lo racconti tu. Diari di viaggio (1969-1979), nato da un’idea di Michele Concina che, studiando il Fondo Pivano, costituito attraverso la Fondazione del Corriere della Sera, ha pensato a questo progetto. Il libro, a cura di Enrico Rotelli, parte dalle registrazioni che Fernanda ha realizzato durante i tanti viaggi dal Giappone a Papua e le isole dei Mari del Sud, all’India, il Nepal, la Spagna, la Tunisia, il Marocco e ovviamente gli Stati Uniti, dove andò la prima volta nel 1956. A questo proposito, per concludere, vi proponiamo un suggestivo estratto del libro, pubblicato in anteprima dal «Corriere della Sera» con il titolo “New York al tramonto dall’Empire State Building”.